Visita di San Giovanni Paolo II al Santuario di Maria Ss.ma "ad Rupes"

A conclusione della Peregratio Mariae avvenuta tra il 1986 e il 1988, durante la quale l'immagine di Maria Santissima "ad Rupes" visitò tutti i paese della diocesi, giunse ai piedi di Maria, il Santo Padre Giovanni Paolo II. 

Il Papa dopo la benedizione dei fedeli sul piazzale del Santuario, scese nella Grotta percorrendo i 144 gradini scavati da Frà Rodio. Nella Grotta santa il Papa, in ginocchio rivolse una preghiera alla Madonna SS.ma ad Rupes.

San Giovanni Paolo lasciò sull'altare un ex voto: un Rosario da lui benedetto. Dopo la preghiera risalì al Convento lungo la strada panoramica, dal 2003 ribattezzata "Strada San Giovanni Paolo II" e dove è stata posta una lapide a ricordo dell'evento. Dal 16 ottobre 2011 nella Grotta è stata esposta al culto pubblico, la reliquia del Santo Pontefice.

Frammenti dei discorsi pronunciati da San Giovanni Paolo II a Castel Sant'Elia e Nepi il Primo Maggio del 1988

Discorso al Santuario di Maria SS. “ad Rupes”, 1 maggio 1988

 

“Con la mia venuta in questa splendida Valle Suppentonia, intendo offrire anche all’intera popolazione, che si distingue per operosità e senso civico, un segno di stima profonda.

A questo attestato di considerazione unisco l’auspicio che la collaborazione per il bene comune cresca sempre più tra di voi, abitanti di una terra nobile per storia antica e ricca di moderna laboriosità, e l’invito a guardare ai principi evangelici come universale fonte di luce e di forza.

Rivolgo, infine, a voi, cari fratelli e sorelle della diocesi di Civita Castellana, il saluto più affettuoso, mentre vi esorto a far vostro l’amore che la Madonna ebbe per il Signore, per la Chiesa e per l’umanità. In questo modo il servizio alla vita personale e comunitaria, in cui il cristiano deve distinguersi, darà sempre il primato alla carità, la quale conferisce pienezza di senso e di valore ad ogni altra virtù.

Miei cari, come suggerisce l’immagine della Madonna “ad Rupes”, la quale contempla in atteggiamento orante il Bambino Gesù che sta sulle sue ginocchia, vi invito ad essere, come lei, perseveranti nella preghiera, per chiedere a Dio che realizzi in voi il vostro essere di cristiani e faccia giungere a compimento il provvido disegno, per il quale vi ha creati e chiamati.

Sono prospettive grandi, come grande è l’affetto di pastore che vi porto e che mi spinge a proporvele, per ravvivare la vostra fede ed aprire il vostro cuore a propositi generosi.

Accogliete i suggerimenti che lo Spirito del Cristo risorto fa echeggiare nei vostri animi ed impegnatevi ad attuarli con un comportamento delicato e sollecito.

Se in atteggiamento di preghiera vi porrete come Maria santissima alla sequela di Gesù, egli, il vivente, vi condurrà lungo la via della perfezione cristiana, che non di rado è “via crucis”, via segnata dalla croce, ma al cui termine splende la luce radiosa della risurrezione”.

 

Discorso alla Popolazione di Nepi, 1 maggio 1988

 

“Maria, Madre di Dio e degli uomini, ha disseminato i suoi Santuari in ogni angolo del mondo come testimonianza visibile della sua volontà di rimanere sempre accanto a ciascuno di noi, attenta alle nostre necessità, pronta all’aiuto. I figli considerano il Santuario mariano come la propria casa, perché casa della madre, e si muovono, anche da luoghi distanti, per andare a farLe visita ...

Beati coloro che fanno della propria casa una residenza stabile di Maria. Benedetta fra tutte le donne, colma della pienezza della grazia divina, ella non arriva mai a mani vuote; viene a portare Gesù: il dono più grande. Viene ad assicurare la comunione col Padre celeste, fonte di ogni bene, a formare nel cuore dei figli la docilità allo Spirito Santo, a sviluppare il senso dell’autentico amore e del reciproco rispetto, a portare forza, serenità e pace all’interno delle famiglie, a creare una società di fratelli, a dare coraggio agli ammalati, fiducia ai giovani, perdono ai peccatori”.

È con vera letizia che mi incontro con voi oggi, in questo giorno, che la festa del lavoro e l’inizio del mese dedicato dalla pietà cristiana alla Vergine Maria, rende particolarmente gioioso. Voi, che vivete così vicini al caratteristico Santuario scavato nella roccia, non avete mancato di onorare la Vergine santa…”

La vostra è una terra di fede e di fervore. Lo stesso nome del Santuario mariano “ad Rupes” riecheggia l’epoca delle grotte che, trasformate in “laure”, ospitarono per molti anni gruppi di monaci, dedicati esclusivamente alla contemplazione e alla preghiera”.