E’ bello essere qui e potersi incontrare nuovamente…

Sono proprio queste le parole che sono state pronunciate più volte durante l’annuale incontro dei confratelli della Provincia Italo-Svizzera della Congregazione di San Michele Arcangelo. Ormai è una tradizione: appena passato il Santo Natale, e poco prima della fine dell’anno, tutti i sacerdoti, i seminaristi e i fratelli laici della Congregazione di San Michele Arcangelo che prestano servizio nella Provincia Italo-Elvetica giungono al nostro convento per l’incontro annuale di aggiornamento. Così è stato anche questa volta.

Il primo ad arrivare, quest’anno, il 26 dicembre, è stato il Superiore Generale della Congregazione di San Michele Arcangelo, P. Dariusz Wilk, il quale ha partecipato per la prima volta a questo incontro  da quando ha assunto il suo alto incarico. Il Superiore generale, oltre a partecipare attivamente, insieme con il Superiore della Provincia, P. Bogdan Kalisztan, ha anche guidato tutti gli incontri e i momenti importanti della nostra riunione annuale.

L’incontro si è aperto ufficialmente con il pranzo di martedì 27 dicembre,  poco a poco ha iniziato prendere  il ritmo giusto nel pomeriggio ed è entrato a pieno ritmo  solo il giorno successivo, scandito da  momenti di riflessione e di scambio reciproco, alternati a momenti dedicati all’aggiornamento e, ovviamente, alla preghiera comunitaria. Nel corso degli incontri sono intervenuti con riflessioni, meditazioni, relazioni e conferenze: P. Dariusz Wilk, Superiore Generale, P. Bogdan Kalisztan, Superiore Provinciale, il Prof. Jesu Pudumai Doss, decano della facoltà del Diritto Canonico dell'Università Pontificia Salesiana, P. Boguslaw Turek, Sottosegretario della Congregazione per le Cause dei Santi ed Economo Provinciale.

Tutti noi partecipanti abbiamo vissuto i momenti centrali delle giornate durante le Celebrazioni Eucaristiche. Il primo giorno, in occasione del suo 25° anniversario di ordinazione sacerdotale, la Santa Messa solenne è stata presieduta da P. Edoardo Swiatkowski. Il giorno dopo, invece, la Solenne Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Superiore Generale, P. Dariusz Wilk, durante la quale il seminarista Pietro Gruca ha ricevuto il ministero dell’accolitato.

L’incontro si è concluso con il pranzo di giovedì 29 dicembre, al termine del quale sono partiti i primi confratelli che dovevano raggiungere in fretta le loro case.

Anche questa volta è stato, come sempre, molto bello potersi incontrare ed arricchirsi reciprocamente e, come hanno sottolineato in tanti e più volte, tutto ciò è stato motivo di  gioia grande. Tutti si sono accomiatati con l’augurio di un Buon Anno, con un abbraccio e un amichevole saluto dicendosi l’un l’altro un affettuoso “alla prossima!”

PRESEPE ARTISTICO DEDICATO AI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA

Lo straordinario presepe artistico realizzato all’interno della Basilica di San Giuseppe viene eseguito ogni anno, da oltre trent’anni, grazie all’appassionato lavoro degli artisti Maurizio Galletti, Bruno Dei, Enrico Graziani ed Enzo Adolini. Quest’anno i presepisti hanno voluto dedicare la loro opera ai terremotati colpiti dal sisma del Centro Italia, in aggiunta adallestimenti artistici e simbolici della cultura popolare.

In una suggestiva scenografia ricca di particolari e dettagli, la Sacra Famigliaè posta al centro del presepe, in primo piano, sotto una tenda, a ricordare le sofferenze delle persone colpite dal sisma alle prese con le festività vissute nelle tendopoli  e l’ondata di freddo.

Il visitatore può osservare sullo sfondo della Sacra rappresentazione della Natività una mirabile riproduzione delle zone che circondano la cittadina, con scene tipiche di vita paesana di un tempo, la vendemmia e le raccolte in campagna.  

Il presepe è arricchito da molti effetti speciali come lo scorrere dell’acqua nelle fontane, l’aprirsi delle finestre, la cottura dei cibi, il bucato lavato a mano, i fuochi accesi, l’alternarsi del giorno e della notte con le luci che si accendono nelle case al tramonto,  il cielo fitto di stelle in movimento, con la luna e le nuvole. L'atmosfera è stata, poi, impreziosita da un meraviglioso sottofondo musicale con una raccolta di canti natalizi della tradizione popolare. 

L’opera è stata inaugurata il 24 dicembre scorso dal rettore del santuario padre Pietro Burek alla conclusione della Solenne Messa di Mezzanotte, riscuotendo grande successo di pubblico ed è visitabile ogni giorno dalle 7.30 alle 19.30 fino al 3 febbraio 2017.

Pamela Paparoni

Auguri di Buon Anno Nuovo 2017

Auguri di Buon Natale

IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DAL NOSTRO VESCOVO ROMANO

Ogni anno, la grande Festa dell’Immacolata Concezione viene vissuta con tanta devozione e passione in  tutto il mondo. L’8 dicembre è infatti un giorno molto importante, un  giorno festivo e si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale per unire strettamente l’attesa della nascita di Gesù con la memoria della Madre. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854: la Madre di Dio è infatti l’unica creatura umana preservata dalla macchia del peccato originale.

In comunione con il Papa e con tutta la Chiesa, anche nel nostro Santuario abbiamo celebrato questa  importantissima ricorrenza in modo solenne nel tardo pomeriggio di giovedì 8 dicembre, con la Concelebrazione Eucaristica presieduta nella Basilica di san Giuseppe dal nostro vescovo Romano e concelebrata dal Rettore p. Pietro, da Monsignor Tymon Chmielecki, p. Giorgio, p. Teddy, p. Riccardo.

Una Messa che, nonostante l’ora tarda, ha visto la partecipazione di numerosissime persone, provenienti da varie parti della diocesi, che hanno cantato assieme al coro del santuario, al quale era stata affidata l’animazione liturgica.

Leggi tutto: IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA ...

Pellegrinaggio giubilare

Così è stato definito il pellegrinaggio alla Basilica Papale di San Pietro organizzato da padre Pietro giovedì 17 novembre per i gruppi di preghiera del santuario. E' stato un pellegrinaggio vero  e proprio con le caratteristiche di un vero e proprio ritiro, e i momenti di preghiera, meditazione e silenzio tipici di un ritiro spirituale, si sono alternati con un indimenticabile “tour” nel cuore della Città del Vaticano e di Roma.

La giornata è iniziata con il percorso giubilare fatto a piedi e con il passaggio attraverso la Porta Santa. Una volta entrati  nella Basilica di san Pietro, i pellegrini  si sono diretti alle Grotte Vaticane dove, nella Cappella di Nostra Signora di Czestochowa, denominata da tutti la "Cappella Polacca", P. Pietro ha celebrato la Santa Messa. Dopo la celebrazione tutti i pellegrini si sono trasferiti davanti alla tomba di San Pietro Apostolo per rinnovare la professione della loro fede, per pregare nelle intenzioni del Santo Padre e della Chiesa intera e per ottenere l'indulgenza plenaria.
Dopo quel momento di preghiera intensa, è seguita una visita alle Grotte Vaticane, per trasferirsi poi nuovamente all'interno della Basilica davanti alla Cattedra di San Pietro. Dopo una breve spiegazione  di padre Pietro sulla storia della costruzione della Basilica di San Pietro e della sua importanza, è seguito un momento di tempo libero per le confessioni e per la preghiera personale. La visita all'interno della Basilica di San Pietro si è conclusa con la preghiera  sulle tombe di San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII e ciascuno ha certamente provato emozioni che terrà per lungo tempo nel cuore.

Dopo una mattinata intensissima, è seguito un momento di break per un caffè, per proseguire poi nel pomeriggio la visita ad altri celebri luoghi di Roma secondo il programma prestabilito. E così, partiti con la metropolitana dalla stazione Ottaviano,  il numeroso gruppo si è diretto a San Giovanni in Laterano. Una volta arrivati lì, tutti hanno avuto modo di visitare la Basilica di San Giovanni, poi al Battistero, per concludere infine con un momento di preghiera intensissima, percorrendo in ginocchio la Scala Santa.

E’ poi  iniziata la parte più "soft" del pellegrinaggio, cioè una passeggiata a Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Piazza Venezia. Non è mancato neanche questa volta il tempo per un altro caffè al bar dell'Università Gregoriana e una breve visita al palazzo centrale di questa rinomata università. Ritornando dall'Università, lungo la via  del ritorno il gruppo ha fatto anche una brevissima visita alla Basilica dei Santi XII Apostoli, nella quale sono custodite le reliquie degli Apostoli Filippo e Giacomo il Minore.

I pellegrini, stanchi ma veramente felici, hanno concluso questa ricchissima ed intensa giornata di pellegrinaggio giubilare con spirito di vera gioia e amicizia, condividendo la serata con un agape fraterna e ringraziando Dio ed anche il Rettore per  l’entusiasmante e preziosa esperienza e con il pensiero già proiettato al prossimo pellegrinaggio...

Si parte!!!

Così alcuni giorni fa si sono espressi Bruno, Enrico, Enzo e Maurizio, per indicare non una partenza per qualche paese o località specifica, vicina o lontana, ma riferendosi all’inizio dei lavori del presepe. Infatti i lavori di preparazione del presepe per le celebrazioni del Santo Natale di quest’anno sono partiti giovedì 17 novembre. Con grande entusiasmo e determinazione, di prima mattina i nostri artisti hanno iniziato a portare davanti alla Basilica di San Giuseppe, aiutati da p. Stanislao, p. Teddy e dal diacono Paolo, tutto il materiale occorrente per iniziare il lavoro di costruzione di un’impalcatura e della struttura all’interno della quale verrà montato successivamente il presepe vero e proprio.  

Giovedì 17 novembre è stato dunque il primo giorno di una lunga serie di giornate di intenso lavoro che questi veri artisti nell’arte presepiale dovranno dedicare per completare l’opera appena iniziata. Il loro lavoro inizia ogni giorno in prima mattinata e, dopo una pausa per pranzo, riprende nel pomeriggio per continuare fino a sera. E’ un lavoro che esprime una grande passione e un grande amore e ad esso si dedicano ogni anno, da ormai da più di trent’anni, Bruno, Enrico, Enzo e Maurizio, nella preparazione del presepe, per onorare così il Signore e dare a tante persone la possibilità non solo di ammirare la bellezza dell’opera compiuta, ma soprattutto di contemplare il mistero dell’incarnazione. Nel loro lavoro, eseguito giorno per giorno con tanta pazienza e maestria, sono seguiti spiritualmente da P. Giorgio, che in questi anni, grazie a questo impegno, si è guadagnato il titolo del “cappellano dei presepisti”.

I lavori iniziati giovedì, con l’aiuto del Signore e con la determinazione di chi lo porta avanti, sarà completato il 24 dicembre e quest’opera così importante e bella sarà inaugurata ed esposta ai fedeli durante la Santa Messa di Mezzanotte del Santo Natale. Ricordiamo che il presepe, una volta inaugurato, si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 7.15 del mattino alle ore 19.30, tutti i giorni fino al 3 febbraio.

Già sin d’ora esprimiamo tutta la nostra gratitudine ai Signori Bruno Dei, Enrico Graziani, Enzo Adolini e Maurizio Galletti, che portano avanti quest’opera con tanta fede, dedizione e passione, sapendo che ciò che fanno, lo fanno in modo particolare per la nostra Madre Celeste Maria Santissima. A Lei affidiamo il loro impegno, le loro vite e le loro famiglie.

CHIUSURA DELLA PORTA SANTA DELLA BASILICA DI SAN GIUSEPPE

A conclusione del Giubileo Straordinario dell'Anno della Misericordia, domenica 13 novembre sono state chiuse tutte le Porte Sante che erano state aperte il 20 dicembre 2015 in tutte le diocesi del mondo.

Così è avvenuto anche nel nostro Santuario quando, in quella data, in comunione con tutta la Chiesa, la Porta Santa della Basilica di San Giuseppe è stata “chiusa” con una solenne Concelebrazione Eucaristica di ringraziamento a conclusione del Giubileo Straordinario dell’Anno Santo della Misericordia. presieduta dal Rettore Padre Pietro, incaricato dal nostro Vescovo Romano a sostituirlo in questa importante occasione, e concelebrata da p. Giorgio, p. Riccardo e p. Teddy.

Presenti alla cerimonia, tra i numerosissimi fedeli in Basilica, il Sindaco e il vice Sindaco di Castel Sant’Elia, il Sindaco di Nepi e il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri di Castel Sant’Elia.  La liturgia è stata animata dal coro del Santuario diretto dal diacono Paolo all’organo e il Maestro Ivo all’oboe, mentre il servizio liturgico è stato svolto dai seminaristi Jarek, Pietro, Adrian e da fra’ Vladimiro e fra’ Andrea.

Molto belle e profonde le riflessioni proposte dal Rettore, che nella sua omelia ha condiviso ed ha affidato all’assemblea una  riflessione su tre parole-chiave: “giudizio”, “misericordia” e  “conversione”.  Per quel che riguarda la prima      parola-chiave, p. Pietro, riallacciandosi alla Parola di Dio del giorno, che riguardava il “giudizio”, così si è espresso:” Nella nostra vita, carissimi, facciamo presto a dare dei giudizi……e veniamo anche giudicati …però quando concluderemo la nostra vita ci aspetta un esame molto difficile: ci aspetta il giudizio. E quando parliamo di giudizio finale non dobbiamo immaginare ciò che avverrà alla fine del mondo, quando tutto scomparirà, quando il Signore ritornerà. Il Signore lo incontreremo quando lasceremo questo mondo. Ecco l’esame finale, che non è l’esame di baccellierato, né di licenza o di dottorato ma molto più difficile: l’esame sulla nostra vita, sull’amore ricevuto, vissuto e condiviso attraverso i gesti concreti. Carissimi, la Parola di Dio non vuole infondere angoscia o paura nei nostri cuori. Vuole semplicemente ricordarci questo fatto e vuole che prendiamo consapevolezza che in quel giorno dovremo sostenere l’esame più difficile.  Speriamo che ciascuno di noi possa affrontare quell’esame finale e poi il giudizio finale con molta serenità, preparandosi e impegnandosi in questa vita”.

Poi padre Pietro ha proposto una riflessione sulle altre due parole chiave, legate strettamente alla prima: la “misericordia” e la “conversione”.  Sul secondo aspetto, quello della misericordia, ecco le parole del Rettore:” questa sera invito ciascuno di voi e invito me stesso a fare un momento di verifica: come abbiamo vissuto questo tempo santo, questo tempo di grazia, questo tempo favorevole? La misericordia che era al centro del percorso che avevamo davanti è stata davvero il motivo che ci ha spinto a fare determinate scelte? La misericordia che ci è stata data l’abbiamo davvero gustata, l’abbiamo davvero sperimentata? La misericordia che ci è stata donata ci ha permesso di avvicinarci ancor di più al Signore? Ci ha resi più misericordiosi?....... Vivere la misericordia significa prima di tutto sperimentare quanto Gesù ci ha rivelato e continua a donarci in modo concreto. Vivere la misericordia vuol dire sperimentare il perdono, sperimentare quei momenti in cui Gesù ti dice: “i tuoi peccati ti sono rimessi, alzati e cammina”. Sperimentare la misericordia, in quanto amore del Padre, vuol dire riacquistare la Luce che ci permette di discernere, di scegliere e di vivere, la luce che ci viene tolta dal peccato e che ci fa diventare non vedenti. Ma tutto questo ci indica che è necessario il terzo elemento: la conversione. Papa Francesco ci dice e non smette mai di dirci che non esiste misericordia se non c’è la conversione. Per sperimentare la misericordia è necessaria la conversione, cioè il continuo ritorno al Signore, dire di sì a Gesù nel quotidiano e rispondere al Suo invito “vieni e seguimi”, dicendogli: “eccomi, Signore, sono pronto a seguirti oggi, in questo momento, nella Via che ci indichi tu, che è la Verità e la Vita. Carissimi, ricordiamoci dunque che si gioca tutto qui e ora, nel momento presente per poter vivere in futuro con serenità e gioia quel momento di passaggio che un giorno ci attende e per superare in maniera brillante l’esame finale”.

Durante la Santa Messa, P. Pietro ci ha ricordato che le Porte Sante nelle Chiese locali sono state chiuse ma che la Porta della Basilica di San Giuseppe e quella della Grotta della Madonna rimangono aperte, anzi spalancate a tutti i fedeli per continuare a camminare lungo il percorso intrapreso con tutta la Chiesa in questo Anno giubilare perché, come dice Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia: "abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della Misericordia che è fonte di gioia, è fonte di serenità, fonte di pace, è condizione della nostra salvezza".

Marina SPINOSA

4672512
Today
Yesterday
This Week
This Month
853
1693
2546
30524

EUR