Tutti i pellegrinaggi sono diversi uno dall’altro sia per quanto riguarda i partecipanti, sia per le modalità di svolgimento del programma, sia per il percorso che per le celebrazioni. Senz’altro, i pellegrini che sono giunti nel nostro santuario sabato 11 agosto scorso sono stati davvero speciali e il pellegrinaggio certamente insolito.
Verso le ore 18.30 gli abitanti di Castel Sant’Elia e coloro che passavano nel viale del Santuario hanno avuto modo di vedere spostarsi a cavallo un bel gruppo di uomini, giovani e meno giovani. Tanti si sono chiesti chi fossero, soprattutto quando hanno imboccato il viale principale del Santuario. Si trattava di pellegrini provenienti da Sutri, che hanno scelto un assai curioso modo di fare il loro pellegrinaggio alla Madonna “ad Rupes”. Eppure, quello di quest’anno non è il loro primo pellegrinaggio vissuto con queste modalità.
Come raccontano gli stessi protagonisti, l’idea è nata nell’anno del Grande Giubileo del duemila, ed è stata non soltanto un’iniziativa di un gruppo di amanti dei cavalli, ma soprattutto di tanti fedeli provenienti dalla Parrocchia di Sutri, grandi devoti della Madonna e di Sant’Antonio Abate. Costoro hanno deciso infatti di festeggiare proprio così il Grande Giubileo e scegliendo di fare l’esperienza del pellegrinaggio in questo modo davvero singolare anche negli anni successivi: così il Grande Giubileo del duemila si perpetua ogni anno. L’evento è pertanto diventato un appuntamento fisso, vissuto sempre nel sabato, che è il giorno dedicato alla Madonna, che precede la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.
Il momento più importante di questo pellegrinaggio giubilare è stata la celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Giuseppe, preceduta dal momento dedicato alle confessioni. La solenne celebrazione è stata presieduta dal Rettore del Santuario, Padre Piero Burek. Il Rettore, oltre a tenere una interessante riflessione sulla Parola di Dio offerta dalla liturgia della domenica, ha ringraziato gli organizzatori di questa importante e interessante iniziativa ed ha incoraggiato tutti i presenti a proseguirla e a crescere come numero di partecipanti ogni anno di più.
P. Pietro ha messo anche in evidenza un fatto importante, cioè che da alcuni anni assieme ai pellegrini a cavallo giunge anche un folto gruppo di pellegrini a piedi, che intraprendono lo stesso percorso partendo ovviamente un po’ prima.
La celebrazione si è conclusa con una benedizione solenne impartita dal celebrante su tutti i presenti, estesa alle loro famiglie e in modo particolare agli infermi, e con la preghiera di affidamento a Maria Santissima “ad Rupes”.
Dopo il ricco nutrimento ricevuto alla mensa del cibo spirituale, i pellegrini hanno proseguito il loro incontro nella pineta del santuario, per dare anche un po’ di nutrimento al corpo e, come hanno riferito alcuni, anche quello è stato molto ricco e abbondante.
Non rimane altro che a dire: alla prossima e arrivederci al prossimo anno!
Spinosa Marina
Il 29 giugno, nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nella Grotta della Madonna sono stati benedetti i nuovi banchi, montati il giorno prima. La benedizione è stata fatta prima della celebrazione Eucaristica delle ore 18.00, presieduta in questo giorno solenne dal Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek. Vi presentiamo alcune foto del momento del montaggio dei nuovi banchi e della loro benedizione.
Giovedì 21 giugno alle ore 18.00, nella Basilica di San Giuseppe ha avuto luogo la concelebrazione Eucaristica in suffragio di Padre Marian Babula, nel 1° anniversario del suo passaggio alla vita eterna. La concelebrazione è stata presieduta da S. Em.za Rev.ma il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, concelebrata da sacerdoti amici e confratelli del defunto Padre Mariano.
Riportiamo le parole del saluto del Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek, pronunciate all'inizio della Santa Messa, che illustrano molto bene il significato di tale celebrazione:
“Carissimi, come tutti ben sappiamo e ricordiamo, Padre Marian Babula è stato improvvisamente e inaspettatamente chiamato dal Signore a passare da questa vita, alla vita eterna, l'anno scorso, esattamente il 15 giugno, nella festa del Corpus Domini.
Alcuni giorni dopo, il 21 giugno di un anno fa, la sua salma, nel suo ultimo viaggio terreno, ha raggiunto la Casa Madre della Congregazione di San Michele Arcangelo a Miejsce Piastowe, luogo nel quale Padre Mariano ha iniziato il suo cammino vocazionale verso la vita religiosa e sacerdotale. Proprio in quel Santuario Mariano, nella Chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Michele, abbiamo dato l'ultimo saluto al nostro caro Padre Mariano e abbiamo accompagnato la sua salma per la sepoltura nel cimitero della Congregazione, dove ora riposa nell'attesa del giorno beato della risurrezione.
A un anno di distanza da quei tristi avvenimenti, carichi comunque di tanta speranza, oggi siamo qui riuniti nel Santuario di Maria Santissima "ad Rupes" per ricordare Padre Mariano e pregare per la sua anima.
A questo santuario Padre Mariano è stato legato fin dal suo arrivo in Italia. Qui si è preparato al sacerdozio e qui ha trascorso la maggior parte del suo ministero sacerdotale. Dal 2000 al 2006 ha ricoperto anche l'incarico di Rettore del Santuario, servendo fedelmente la Madonna e quanti venivano in questo sacro luogo.
Per questo motivo, oggi desideriamo offrire al Signore la nostra preghiera per il defunto Padre Mariano, nel primo anniversario del suo passaggio alla vita eterna, deponendola nelle mani della nostra Madre Celeste Maria SS. "ad Rupes", fiduciosi nella sua intercessione.
In questa celebrazione e in questo momento di preghiera comunitaria ci guiderà Sua Eminenza Reverendissima, il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ora vorrei tanto salutare e ringraziare.
Eminenza, per tutti noi è sempre un grande onore e una grandissima gioia poterLa accogliere nel nostro Santuario, che Lei conosce molto bene, avendo qui celebrato e pregato in altre occasioni.
La saluto cordialmente e La ringrazio per aver accolto l'invito a presiedere questa celebrazione. Ma oggi vorrei anche esprimerLe tutta la nostra gratitudine per la Sua disponibilità e benevolenza sempre dimostrate nei riguardi della nostra Comunità Religiosa.
Saluto con affetto tutti gli amici e i collaboratori del defunto Padre Mariano che prestano il loro servizio nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ed anche nelle altre congregazioni, ringraziandoli per la loro presenza in questo momento di preghiera comune.
Saluto il Signor Davide Querci, Luogotenente della Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia.
Infine, saluto i miei confratelli e tutti voi, cari fratelli e sorelle.
Eminenza Reverendissima, Le chiedo ora, a nome di tutti noi, di guidarci in questo momento di preghiera che intendiamo offrire per il defunto e nostro caro amico Padre Mariano, affinché possa vivere eternamente unito a Gesù Cristo, sommo ed eterno sacerdoteˮ.
Ogni anno, con la grande festa del Corpus Domini la Chiesa celebra l’istituzione dell’Eucaristia durante l’ultima Cena. Grandi sono i festeggiamenti in Italia e in ogni parte del mondo.
Anche al Santuario Maria SS “ad Rupes” ci sono stati grandi preparativi per celebrare con grande solennità questa importante ricorrenza.
La sera di sabato, infatti, un gruppo di fedeli del Santuario, coordinati dal “Team Organizzativo del Santuario” hanno predisposto ed allestito la tradizionale “infiorata” lungo il viale del Santuario. I lavori si sono protratti fino a notte fonda ma tutto il materiale per preparare lo splendido tappeto “fiorito” ha richiesto mesi di preparazione e tanta pazienza e dedizione da parte di alcune gentili signore che ogni anno, con tanta generosità, si assumono questo gravoso compito.
Al termine della Santa Messa delle ore 9.30, celebrata da Padre Pietro Burek, Rettore del Santuario, tutta l’assemblea si è trasferita fuori per accogliere il “Corpo del Signore”, l’Ostia consacrata custodita nell’ostensorio e trasportata processionalmente dal Parroco di Castel Sant’Elia, Padre Riccardo e accompagnata dalla Banda musicale di Castel Sant'Elia. Dopo una sosta davanti alla Basilica di San Giuseppe, durante la quale P. Riccardo ha proclamato la Parola ed ha impartito la benedizione, la processione solenne è ripartita alla volta della Chiesa di Sant’Antonio Abate, dalla quale proveniva, dopo aver attraversato il paese di Castel Sant’Elia, le cui vie erano tutte decorate con variopinti disegni, fatti con fiori ed altri materiali.
Quando l’Ostensorio con il “Corpo del Signore” viene portato per le strade del mondo, nel mondo in cui viviamo e lavoriamo, questo mondo diventa diverso e viene illuminato dallo splendore di Dio .
Con la tradizionale processione del Corpus Domini portiamo dappertutto il Corpo di nostro Signore per dire al mondo che Dio è arrivato anche lì con l’incarnazione e che tutto viene santificato dal Suo passaggio: la via, coloro che vi abitano, la loro quotidianità, le loro attività.
La nostra gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato all’allestimento dell’”infiorata” e che hanno aiutato ad onorare degnamente il Signore che ci ha salvati e redenti col Suo corpo e il Suo sangue e che viene in mezzo a noi.
Era il 1º maggio 1988 quando Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, in occasione della festa di San Giuseppe Artigiano e dell'inizio del mese mariano, rendeva nota - durante il discorso tenuto per la Preghiera del Regina Coeli in Piazza San Pietro - la sua imminente visita al Santuario di Maria SS.ma ad Rupes.
«In questo giorno, in cui visiterò con grande gioia quel Santuario, vi invito a unirvi a me nella preghiera alla Madonna delle Rupi con le parole dell’Inno che a Lei si eleva in quel Santuario»:
“Guardaci con volto benigno
ed ascolta il sospiro dei cuori!
Benedici le nostre famiglie,
soccorrici nei grandi pericoli!
Aiutaci a percorrere con te il cammino
della piena fedeltà a Gesù ed alla sua Chiesa!
E guidaci alla vittoria sul male,
per trionfare con te e con Gesù!”.
Dopo trent'anni quest'Inno risuona ancora nei cuori e nelle menti dei fedeli che continuano a venerare la sacra immagine della Vergine Maria, Patrona della Diocesi di Civita Castellana.
Proprio il 1º maggio 2018, in occasione del XXX Anniversario della visita di papa Giovanni Paolo II al Santuario, la comunità dei Padri Micaeliti ha organizzato numerosi eventi che hanno unito la devozione mariana al ricordo della visita del Santo Pontefice tanto amante di Maria e tanto amato dai giovani e dalla Chiesa tutta.
È stato Mons. Romano Rossi ad aprire la giornata presiedendo la Concelebrazione Eucaristica delle ore 6:45 nella Grotta, cuore del Santuario delle Rupi, alla presenza della comunità religiosa e di numerosi fedeli giunti da vari Comuni della diocesi. Tuttavia, l'evento che ha richiamato maggiormente l'attenzione è stato la Solenne Celebrazione Eucaristica vespertina, presieduta dal Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek, nella Basilica di San Giuseppe e animata dal coro polifonico "Młody Duch": "Spirito giovane", come giovani i membri, il maestro e i musicisti.
Leggi tutto: Eventi importanti al Santuario all’inizio del mese mariano - 1° maggio 2018
Con il concerto della corale Mlody Duch, Spirito Giovane, si è voluto dare inizio alle celebrazioni proprie del mese mariano ed insieme commemorare la visita memorabile che, l’allora Papa Giovanni Paolo II, fece al Santuario di Maria SS. “ad Rupes” il 1° maggio 1988, a conferma della sua intensa devozione alla Madre Celeste.
Come ha tenuto a precisare il Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek, introducendo la serata, l’inizio del mese mariano non poteva avere annuncio migliore di un concerto di giovani artisti polacchi provenienti, tra l’altro, dalla sua stessa parrocchia di origine. Concerto dedicato completamente al ricordo di un Papa, la cui totale dedizione a Maria era simbolicamente attestata da una grande M sullo stemma e sintetizzata efficacemente nel suo motto apostolico “totus tuus”, tutto tuo.
Padre Pietro ha dedicato le parole introduttive proprio a ricordare, con pochi ma significativi cenni, l’esperienza vissuta dai padri micaeliti e non solo da loro, in quel lontano 1° maggio 1988, in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II, che era solito visitare i luoghi mariani e che certamente, anche in quella occasione, seppe imprimere un’impronta indelebile nel cuore di tante persone.
Quindi sono seguiti i ringraziamenti ai numerosi presenti, in primis al sindaco di Castel Sant’Elia Vincenzo Girolami e alla consorte, ai confratelli e alle Sorelle francescane di Civita Castellana.
I brani presentati, erano ovviamente tutti dedicati alla Madre Celeste, a cominciare dal primo, di autore polacco,“Annuncia il nome del Signore”, particolarmente caro ai Micaeliti e dedicato a San Giovanni Paolo II, così come il seguente, tratto dalla Missa Sancti Ioannis Pauli II ( Kyrie, Sanctus, Agnus Dei) di Jan Henryk Botor.
L’Ave Mundi Spes Maria, di Monsignor Marco Frisina, è stato il brano eseguito successivamente dai giovani coristi, per continuare poi con il “Canto di lode in onore della Madonna, nostra Signora di Gietrzwałd di Piotr Pałka.
All’ Ave Maria del compositore polacco Jan Lorenc, è quindi seguito il celeberrimo brano di Johann Sebastian Bach, “Jesus bleibet meine Freude”, quindi ancora, l’altrettanto noto e sempre emozionante “Aprite le porte a Cristo” che, come ha evidenziato padre Pietro Burek introducendolo, fu composto da Monsignor Frisina sicuramente in riferimento alla frase con cui papa Giovanni Paolo II iniziò il suo pontificato : “Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.
A conclusione della serata, sono sono stati eseguiti Misericordia Domini e Siyahamba, canto liturgico sudafricano.
I bravissimi coristi, diretti magistralmente, seppur molto stanchi perché reduci da una visita a San Pietro, dove avevano partecipato ad una messa nella cappella di San Sebastiano in cui riposano le spoglie di San Giovanni Paolo II, hanno tuttavia voluto concedere un bis cantando l’Inno nazionale polacco. La piacevolissima serata si è conclusa con gli applausi meritatissimi a tutti i componenti del coro e a Padre Pietro Burek per avere animato l’evento con i suoi interventi, come sempre, impeccabili.
Gina Ritenuti
Domenica 22 aprile alle ore 11.30 nella Basilica di San Giuseppe il novello Sacerdote Łukasz Nowak ha celebrato la sua prima Santa Messa, al termine della quale ha impartito la benedizione solenne su tutta l’assemblea e su ciascun fedele presente alla Celebrazione Eucaristica.
Nella preziosa cornice della Basilica di San Giuseppe, il giorno 21 aprile- IV Domenica di Pasqua detta anche “del Buon Pastore”e 53.ma Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni - alle ore 18.00 si è tenuta la solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Civita Castellana durante la quale,con il rito di ordinazione presbiterale, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Romano Rossi ha ordinato sacerdote il diacono Łukasz NOWAK, appartenente alla Congregazione di San Michele Arcangelo.
Alla cerimonia, presenti centinaia di fedeli provenienti dalle parrocchie di Castel sant’Elia, Civita Castellana e Nepi. Molte anche le autorità civili e militari tra le quali, in rappresentanza della città di Castel Sant’Elia il sindaco Vincenzo Girolami con la giunta comunale e in rappresentanza della città di Nepi, il sindaco Pietro Soldatelli.Presente anche il Luogotenente della Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia Davide Querci. Numerosissimi i sacerdoti concelebranti, molti dei quali appartenenti alla Congregazione di San Michele Arcangelo: Padre Dariusz Wilk, Superiore Generale della CSMA, Padre Bogdan Kalisztan, Superiore della Provincia Italo - Elvetica, il Superiore, Don Mirosław, lo zio di Lucaed anche il Parroco della parrocchia nativa di Luca, molti i religiosi e le religiose, la mamma di Luca, la sorella, la zia ed altri familiari venuti dalla Polonia. La cerimonia è stata allietata dal coro di Castel Sant’Elia e del Santuario.
All’inizio della celebrazione, Padre Pietro Burek, Rettore del Santuario, ha preso la parola per rivolgere un caloroso saluto ed un ringraziamento al Vescovo Romano e alle autorità civili e militari presenti, ma anche per mettere in evidenza l’importanza del “grandissimo dono del sacerdozio, al quale Luca si è preparato da tempo. Un giorno solenne, un giorno di partenza per essere “Alter Christus” per tutti e, proprio a partire da Cristo, diventare sorgente che comunica vita agli altri, per essere l’Olio di Salvezza che è Cristo”.
Nella sua omelia il Vescovo Romano Rossi si è soffermato sulla pagina del Vangelo appena proclamata sottolineando che “il pastore mette in gioco la vita per le pecore e tutto questo avviene nella libertà, avviene nella lucidità, nella totale consapevolezza”. Poi, rivolgendosi a Luca ha aggiunto:“e qui, oggi, nel sacramento dell’Eucaristia la tua ordinazione sacerdotale sarà apertura alla resurrezione, valorizzando la dedizione totale, fino alla croce e vorremmo pregare stasera con te perché il sogno del pastore si trasformi in grazia, il risveglio del realismo si trasformi in vocazione, in chiamata. Il risveglio non smentisca la credibilità del sogno: Gesù è stato molto chiaro, non ti ha proposto regole di ingaggio, né successo facile. Tu hai toccato con mano la durezza dei muri di pietra e di gomma, hai toccato con mano quello che sperimentiamo anche noi molte volte: l’impotenza e, per quello che ho potuto vedere, hai reagito con un supplemento di gioia e di speranza. E se l’ingenuo entusiasmo è sottoposto ad essere vagliato, la formazione profonda emerge al risveglio, per confermare il sogno e il sogno è la grazia: Lui oggi ti inserisce, ti risucchia nel movimento che lo ha portato glorioso presso il Padre e ti rende tramite del Suo Spirito”.
Leggi tutto: Ordinazione sacerdotale di Łukasz Nowak. Una grande gioia per tutta la Chiesa!