SOLENNITA’ DI MARIA SANTISSIMA “AD RUPES” - 12 settembre 2018

Dopo il Triduo in preparazione alla grande solennità, come ogni anno il giorno 12 settembre, Festa di Maria Santissima “ad Rupes'', la nostra santa Patrona viene commemorata con grande devozione con la recita del Rosario e la celebrazione di varie sante messe, sia mattutine che pomeridiane. Il culmine delle celebrazioni è sempre la sera, con la messa delle 20.30 nella Basilica di San Giuseppe, anche questa volta presieduta da S.E. Monsignor Romano ROSSI, Vescovo della diocesi di Civita Castellana. In questa occasione, la messa è stata concelebrata dal Rettore uscente del Santuario, p. Pietro Burek, p. Boguslao Turek, don Carlo Crucianelli, don Luca Gottardi, p. Giorgio Kolodziej, p. Janusz Konopacki, p. Riccardo Niziolek e molti altri sacerdoti della diocesi.

Presenti alla funzione molte autorità civili e militari, varie Confraternite ed un grandissimo numero di fedeli, tra i quali molti provenienti da Wadowice, Polonia. Al termine della concelebrazione, sotto la guida di Monsignor Romano Rossi si è formata la processione dietro la “macchina” con l’immagine miracolosa di Maria Santissima “ad Rupesˮ, trasportata con tanta fede e devozione dalla Confraternita dei Santi Protettori e della Madonna di Loreto.

Emozionante l’esibizione della Banda del Comune di Castel Sant’Elia che ha accolto Maria Santissima all’uscita del convento dei padri micaeliti e l’ha accompagnata per le vie del paese. La processione - animata da p. Stanislao, da un gruppo parrocchiale e formata da un numero straordinario di fedeli - dopo aver attraversato il paese cantando inni alla Madonna e recitando il santo Rosario, ha fatto ritorno al Santuario.

Al termine delle celebrazioni, sul piazzale della scalinata di Fra’ Rodio il Vescovo Romano Rossi si è rivolto alle autorità e ai fedeli presenti, raccolti attorno all’immagine miracolosa della Madonna “ad Rupes”, proponendo una riflessione molto profonda sul Nome di Maria. Un’occasione anche per riposare un momento e condividere lo stupore e la gioia dell’esperienza di preghiera e di fede vissuta insieme.

Successivamente ha preso la parola padre Boguslao Turek e, in ultimo, il Rettore uscente, p. Piotr Marcin BUREK, il quale ha rivolto un saluto ai presenti, assieme a parole di sincera gratitudine che hanno toccato il cuore di tutti, trasmettendo anche la pace e la serenità di chi è consapevole di aver operato per il bene comune e aver contribuito a fare del Santuario una “casa di preghiera per tutti i popoli”. Con le sue parole, p. Pietro è riuscito a trasmettere all’assemblea anche la gioia di aver concluso la sua missione e di aver servito umilmente e fedelmente il Signore e la Madre in questi nove anni di mandato di Rettore del Santuario e Superiore della comunità religiosa dei padri micaeliti di Castel Sant’Elia.

A questo commovente momento è seguita la consegna della medaglia “in memoriam” di Tadeusz Kosciuszko con la quale la Fondazione “Tadeusz Kosciuszko”, di Cracovia, ha insignito   Padre Piotr Marcin Burek, assiemeal Pontificio Santuario Maria SS. “ad Rupes”, per aver operato a favore della pace e della riconciliazione nel mondo.

Al termine della serata, l’atto di affidamento a Maria Santissima seguito dalla benedizione solenne del Vescovo che ha invocato la grazia di Dio sui numerosissimi fedeli presenti, per intercessione di Maria Santissima “ad Rupes”.

Marina Spinosa

Collaboratori e amici del Santuario ringraziano Padre Pietro

LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A PADRE PIETRO BUREK

DA PARTE

DEI COLLABORATORI E DEGLI AMICI DEL SANTUARIO

Carissimo padre Pietro,

l’emozione palpabile che pervade tutti noi che siamo presenti a questa cerimonia, che virtualmente conclude la tua esperienza come Rettore e Superiore del Santuario di Maria SS “ad Rupes” è la testimonianza inequivocabile di quanto da te costruito non solo all’interno di questa comunità religiosa ma anche e soprattutto nei cuori di quanti hanno vissuto con te un rapporto di fede, di amicizia e fiducia. Sì, amicizia e fiducia, perché al di là del ruolo ufficiale da te ricoperto, in questi nove anni hai contribuito a far sì che il Santuario divenisse, per molti, un punto di riferimento, un’oasi di pace e serenità, in cui ritrovare, in comunione con Maria Santissima, quei buoni sentimenti che spesso nel corso della vita si perdono di vista e si disattendono.

Sin dall’inizio della tua vita religiosa e sacerdotale hai capito che il futuro della Chiesa e la sua edificazione passa anche attraverso il laicato e per questo motivo hai aperto le porte del Santuario a tutti coloro che volevano mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità ed hai fondato il TOS, ovvero il “Team Organizzativo del Santuario”. Ogni volta che ci hai chiamati, ci hai trovati pronti a collaborare perché il tuo esempio ti ha dato l’autorevolezzadi richiamare alla responsabilità ognuno di noi, e sempre con vincoli di affetto.

Con te, nel lontano 2009 qui è iniziata una nuova stagione fatta di accoglienza, collaborazione, solidarietà e vicendevole rispetto.

Citaretutte le celebrazioni ed i molteplici eventi organizzati - nati soprattutto grazie al tuo impegno personale - non è cosa facile e non è questo il contesto adatto per farlo perché tu non ami essere celebrato, osannato.Ma noi vorremmo solo dire che con tanta buona volontà, umiltà e instancabile lavoro hai potuto operare per il bene e la crescita di questo Santuario, con te divenuto famoso in Italia e all’estero.

Con tanto amore ti sei occupato anche della crescita spirituale e la formazione di molti di noi, grazie ai gruppi di preghiera, alla “lectio divina” settimanale, alla Veglia di preghiera mensile ed alle innumerevoli omelie e catechesi da te tenute. Hai profuso tutto il tuo impegno per far concedere a questo Santuario due importanti reliquie: quella di San Giovanni Paolo II e quella di Santa Faustina Kowalska, che ora qui si venerano.

Sono trascorsi nove anni dal quel lontano 12 settembre 2009, giorno in cui iniziasti il tuo mandato di Rettore di questo Santuario e di Superiore della comunità religiosa qui presente. Sembra ieri. Il tempo passa velocemente quando si sta bene insieme!

Si potrebbero scrivere libri interi su questi intensi anni del tuo ministero presso di noi, anni di lavoro incessante. Per noi, averti conosciuto e aver lavorato con te per il Signore e la Madre celeste è stato un privilegio e, se a volte ci siamo stancati, tu sei stato sempre pronto a ridarci forza e, così, il lavoro non è stato mai gravoso perché sei riuscito a creare una grande famiglia di amici in questa casa che è diventata la nostra seconda casa. Qui ogni volta ci hai fatti sentire accolti e benvoluti, facendoci percepire la presenza viva di Maria Santissima. Tu, col tuo lavoro instancabile, sempre in prima linea, ci hai dato l’esempio e il tuo insegnamento sarà per noi anche in futuro una grande forza nella realizzazione delle opere del Signore. E dunque grazie!

Grazie anche per tutte le volte che abbiamo avuto bisogno di una parola di incoraggiamento e di conforto - nel segreto della confessione o nel dialogo amichevole - e tu sei stato sempre pronto ad ascoltarci e ad incoraggiarci! Assetati di Dio, tu ci parlavi di Lui e ci insegnavi ad amarlo nei fratelli. Grazie per la tua generosità! Chi l’ha sperimentata sa che è davvero grande. Essa ti è stata persino riconosciuta pubblicamente dallo Stato polacco quando, il 28 maggio dello scorso anno, ti è stata conferita una importante onorificenza: quella della “Croce d’oro al merito”.

Grazie perché con la tua vita ci hai insegnato a fare il bene nel nascondimento, perché la via migliore è la via dell’umiltà, a imitazione della Vergine Maria. Grazie per le tue ardenti omelie, piene di fede e speranza cristiana: con te la messa domenicale e la partecipazione alle liturgie ufficiali sono divenute non più atti meramente formali ma momenti di partecipazione reale e condivisione di fede. Ogni volta che celebri la Messa usciamo dalla chiesa con il cuore pieno di gioia per aver incontrato Gesù nell’Eucaristia e in te, “Alter Christus” per davvero.

Grazie infine per la tua straordinaria umanità perché guardando te, vediamo che l’uomo quanto più è umano, tanto più è divino.

Paolo VI nel 1974 disse: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni». Trovare autentici testimoni è difficile. Per questo, noi collaboratori e amici tutti del Santuario, siamo stati molto fortunati, caro padre Pietro: abbiamo trovato in te non solo un grande amico ma anche un vero testimone, che non si limita a predicare, ma che vive ciò che predica e compie le opere, lavorando in prima persona, con le proprie mani e col sudore della fronte nella vigna del Signore. E le opere da te compiute sono sotto i nostri occhi, come scolpite in ogni angolo di questo Santuario e nei nostri cuori. Tu col tuo esempio e la tua stessa vita ci hai insegnato a vivere da veri cristiani, nell’unità, nel rispetto reciproco e nell’amore fraterno e sincero.Grazie, carissimo p. Pietro, per il bene che ci vuoi!

Sicuramente anche nella tua vicenda umana, come in quella di tutti, non sono mancati momenti di sofferenza, ma siamo certi che li hai sempre affrontati e superati illuminato dal Vangelo, con l’aiuto dello Spirito Santo, di San Michele Arcangelo, il conforto di Maria e con la preghiera.

Certo, tutto ciò che ci hai insegnato e la spiritualità micaelita che in questi anni ci hai fatto conoscere, oggi non ci eviterà di sentire il dispiacere di questo distacco, ma abbiamo fiducia che tutto avviene per il nostro bene e che Dio deve essere messo al primo posto, come insegnava il Beato Fondatore Padre Bronislao Markiewicz.

Ma oggi è anche importante festeggiarti e congratularci con te per il nuovo e prestigioso incarico che ricoprirai in Vaticano! Tu, che sei sempre stato fedele al carisma della congregazione di San Michele Arcangelo e che presso la Pontificia Università Gregoriana hai presentato la tesi di dottorato sulla spiritualità micaelita, ecco che tra pochi giorni presso la Santa Sede, in qualità di Postulatore Generale, ti occuperai di portare avanti la causa di canonizzazione del Beato Bronislao, dei beati martiri micaeliti Adalberto e Ladislao ed altri ancora. Come non vedere in tutto questo la mano di Dio?

E a Dio Padre oggi si rivolge lanostra preghiera e, nel ringraziarlo per averti donato a noi in questi anni, gli chiediamo di continuare a darti la grazia di perseverare nella gioia, nella fedeltà al tuo Ministero sacerdotale e a discernere sempre la strada giusta da percorrere insieme a coloro che il Signore vorrà affidarti. 

Carissimo padre Pietro, quanto hai seminato non andrà perduto, almeno nei nostri cuori. Noi ti assicuriamo la nostra preghiera, la nostra vicinanza ed il nostro incondizionato affetto. Che il Signore ti protegga, ti benedica e faccia sempre risplendere il suo volto su di te e tu, carissimo padre Pietro, donaci la tua benedizione.

I tuoi collaboratori e amici del Santuario

PADRE PIETRO BUREK PRESIEDE LA SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA DI RINGRAZIAMENTO A CONCLUSIONE DEL SUO MANDATO DI RETTORE DEL PONTIFICIO SANTUARIO MARIA SS. “AD RUPES” E DI SUPERIORE DELLA COMUNITA’ RELIGIOSA MICAELITA DI CASTEL SANT’ELIA

Nella splendida cornice della Basilica di San Giuseppe, alle ore 18.00 di domenica 9 settembre si è tenuta una solenne Concelebrazione Eucaristica di Ringraziamento presieduta dal Rettore Padre Pietro Burek e concelebrata da Padre Giorgio Kołodziej e Monsignor Tymon Chmielecki.

Dopo nove anni di servizio ininterrotto, il 15 settembre p.v. Padre Pietro lascerà l’incarico di Rettore del Pontificio Santuario Maria Santissima “ad Rupes” e di Superiore della Comunità religiosa dei padri micaeliti di Castel Sant’Elia, perché chiamato dai Superiori della Congregazione di San Michele Arcangelo ad altri alti incarichi presso la Santa Sede e a Roma.

L’animazione liturgica della santa Messa è stata curata dal maestro Alessandro ed eccezionalmente anche dal gruppo musicale “Michael.it”, ovvero da padre Paolo Zagórski e padre Luca Nowak, due sacerdoti, a noi molto cari, formatisi alla scuola di padre Pietro, il quale per lunghi anni ne ha curato la formazione spirituale, seguendoli e accompagnandoli  nel loro intero percorso vocazionale.

Presenti alla cerimonia un numero straordinario di fedeli, tra i quali il Sindaco di Castel Sant’Elia e la gentile consorte, la Giunta comunale, il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri di Castel Sant’Elia e il Comandante della Polizia Stradale di Monterosi.

Nel suo saluto iniziale, il Rettore p. Pietro ha indirizzato un ringraziamento speciale alle autorità civili e militari presenti ed anche alle autorità delle precedenti amministrazioni di Castel Sant’Elia, alle religiose, ai religiosi, ai suoi più stretti collaboratori e a tutti i fedeli convenuti.

Durante la liturgia, come sempre molto solenne e curata in ogni dettaglio, il celebrante ha tenuto, anche questa volta, una profonda e coinvolgente omelia e si è potuto percepire come l’assemblea sia rimasta per tutto il tempo della celebrazione in raccoglimento profondo e orante, commossa e grata a Dio per il dono del “magnifico” padre Pietro. Un’opportunità per rimanere in ascolto, pregare in comunione, ripercorrere tanti anni trascorsi insieme, commuoversi e ringraziare.

L’occasione per un abbraccio collettivo, al termine della Santa Messa con  il saluto commosso e grato di padre Pietro, che ha ricordato con tanta gioia ed emozione gli anni della sua permanenza tra noi, ripercorrendo a ritroso quelli trascorsi al Santuario in qualità di Rettore e Superiore, ma anche gli anni vissuti a Castel Sant’Elia dal 1994 - anno in cui giunse dalla Polonia per iniziare il suo percorso formativo filosofico e teologico a Viterbo - e il periodo successivo al 2003, quando venne richiamato dalla sua Congregazione dalla parrocchia romana di Ottavia, per venire a servire in questo luogo.

E’ poi seguito il ringraziamento dei collaboratori e degli amici del Santuario, il ringraziamento sentito ed affettuoso di Monsignor Tymon, il breve discorso del Sindaco di Castel Sant’Elia Vincenzo Girolami, che ha avuto parole di profonda stima e gratitudine per p. Pietro al quale ha poi consegnato una pergamena con l’“Atto di benemerenza” per l’impegno e l’abnegazione profusi in qualità di Rettore del Santuario della Madonna “ad Rupes” e di Superiore della comunità micaelita per nove anni. Con profonda riconoscenza e stima da parte di tutto il popolo castellese e dell’Amministrazione comunale”.

Conclusa la celebrazione, come da tradizione ormai da molti anni, non poteva certo mancare un momento conviviale di agape fraterna, ovvero una cena offerta a tutti i presenti, occasione propizia   per poter ringraziare personalmente Padre Pietro e fargli gli auguri per il nuovo e prestigioso incarico in Vaticano quale Postulatore Generale per la causa di canonizzazione del Beato Padre Bronislao Markiewicz, dei beati martiri micaeliti Adalberto e Ladislao ed altri ancora. Auguri che rinnoviamo da questo sito, chiedendo al Signore che continui a donare al nostro carissimo Padre Pietro la sua protezione e la ricchezza del suo amore per poter continuare a vivere fedelmente e in pienezza il grande dono del sacerdozio al servizio della Chiesa e per il bene di quanti ancora gli saranno affidati.

Ti siamo veramente grati, carissimo Padre Pietro, di tutto cuore, per quello che hai fatto per noi e per questo Santuario! Ti siamo grati per ciò che sei per noi! Conserva l'entusiasmo, lasciati stupire ogni giorno dalla grazia di Dio e diffondi ovunque andrai il buon profumo di Cristo, per continuare a testimoniare che il vero potere è nel servizio e che la tua vocazione nasce e si rinnova ogni giorno nell’incontro d’amore con il Signore Gesù e con il popolo di Dio.

Marina Spinosa

Desideriamo comunicare che...

Desideriamo comunicare che Padre Pietro Burek il 15 settembre concluderà l'incarico di Rettore del Santuario e di Superiore della Comunità Religiosa e che si trasferirà a Roma per assumere i nuovi incarichi affidatigli dal Superiore Generale.

Per questo motivo,  invitiamo tutti a vivere insieme due celebrazioni importanti:

- Domenica 9 settembre, nel primo giorno del Triduo, alle ore 18.00, nella Basilica di San Giuseppe Padre Pietro BUREK presiederà la solenne celebrazione Eucaristica di ringraziamento, a conclusione del suo mandato di Rettore del Santuario e di Superiore della Comunità Religiosa e in segno di gratitudine verso coloro con cui ha collaborato e che ha servito negli anni del suo ministero presso la Casa della nostra Madre Celeste, Maria SS. “ad Rupes”. La celebrazione sarà eccezionalmente animata dal gruppo musicale “Michael.it”.

- Mercoledì 12 settembre, nella Solennità di Maria SS. "ad Rupes" alle ore 20.30, nella Basilica di San Giuseppe la Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Rev. ma Mons. Romano ROSSI, Vescovo di Civita Castellana. Al termine della Santa Messa l’immagine miracolosa di Maria Santissima “ad Rupes” sarà portata in processione solenne per le vie di Castel Sant’Elia. Terminata la processione, alla presenza delle autorità e dei fedeli, il saluto del Vescovo, indirizzato a tutti i presenti, cui seguirà la presentazione del nuovo Rettore del santuario.

Festa Madonna ad Rupes - 12 settembre 2018 - PROGRAMMA [PDF]

Anche quest'anno...un pellegrinaggio del tutto particolare - 11 agosto 2018

Tutti i pellegrinaggi sono diversi uno dall’altro sia per quanto riguarda i partecipanti, sia per le modalità di svolgimento del programma, sia per il percorso che per le celebrazioni. Senz’altro, i pellegrini che sono giunti nel nostro santuario sabato 11 agosto scorso sono stati davvero speciali e il pellegrinaggio certamente insolito.

Verso le ore 18.30 gli abitanti di Castel Sant’Elia e coloro che passavano nel viale del Santuario hanno avuto modo di vedere spostarsi a cavallo un bel gruppo di uomini, giovani e meno giovani. Tanti si sono chiesti chi fossero, soprattutto quando hanno imboccato il viale principale del Santuario. Si trattava di pellegrini provenienti da Sutri, che hanno scelto un assai curioso modo di fare il loro pellegrinaggio alla Madonna “ad Rupes”. Eppure, quello di quest’anno non è il loro primo pellegrinaggio vissuto con queste modalità.

Come raccontano gli stessi protagonisti, l’idea è nata nell’anno del Grande Giubileo del duemila, ed è stata non soltanto un’iniziativa di un gruppo di amanti dei cavalli, ma soprattutto di tanti fedeli provenienti dalla Parrocchia di Sutri, grandi devoti della Madonna e di Sant’Antonio Abate. Costoro hanno deciso infatti di festeggiare proprio così il Grande Giubileo e scegliendo di fare l’esperienza del pellegrinaggio in questo modo davvero singolare anche negli anni successivi: così il Grande Giubileo del duemila si perpetua ogni anno. L’evento è pertanto diventato un appuntamento fisso, vissuto sempre nel sabato, che è il giorno dedicato alla Madonna, che precede la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Il momento più importante di questo pellegrinaggio giubilare è stata la celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Giuseppe, preceduta dal momento dedicato alle confessioni. La solenne celebrazione è stata presieduta dal Rettore del Santuario, Padre Piero Burek. Il Rettore, oltre a tenere una interessante riflessione sulla Parola di Dio offerta dalla liturgia della domenica, ha ringraziato gli organizzatori di questa importante e interessante iniziativa ed ha incoraggiato tutti i presenti a proseguirla e a crescere come numero di partecipanti ogni anno di più.

P. Pietro ha messo anche in evidenza un fatto importante, cioè che da alcuni anni assieme ai pellegrini a cavallo giunge anche un folto gruppo di pellegrini a piedi, che intraprendono lo stesso percorso partendo ovviamente un po’  prima.

La celebrazione si è conclusa con una benedizione solenne impartita dal celebrante su tutti i presenti, estesa alle loro famiglie e in modo particolare agli infermi, e con la preghiera di affidamento a Maria Santissima “ad Rupes”.

Dopo il ricco nutrimento ricevuto alla mensa del cibo spirituale, i pellegrini hanno proseguito il loro incontro nella pineta del santuario, per dare anche un po’ di nutrimento al corpo e, come hanno riferito alcuni, anche quello è stato molto ricco e abbondante.

Non rimane altro che a dire: alla prossima e arrivederci al prossimo anno!    

 

                                                                                                       Spinosa Marina

Benedizione dei nuovi banchi nella Grotta della Madonna - 29 giugno 2018

Il 29 giugno, nella Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, nella Grotta della Madonna sono stati benedetti i nuovi banchi, montati il giorno prima. La benedizione è stata fatta prima della celebrazione Eucaristica delle ore 18.00, presieduta in questo giorno solenne dal Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek. Vi presentiamo alcune foto del momento del montaggio dei nuovi banchi e della loro benedizione.

Celebrazione del 1° anniversario del passaggio alla vita eterna di Padre Marian Babula

Giovedì 21 giugno alle ore 18.00, nella Basilica di San Giuseppe ha avuto luogo la concelebrazione Eucaristica in suffragio di Padre Marian Babula, nel 1° anniversario del suo passaggio alla vita eterna. La concelebrazione è stata presieduta da S. Em.za Rev.ma il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, concelebrata da sacerdoti amici e confratelli del defunto Padre Mariano.

Riportiamo le parole del saluto del Rettore del Santuario, Padre Pietro Burek, pronunciate all'inizio della Santa Messa,  che illustrano molto bene il significato di tale celebrazione:

“Carissimi, come tutti ben sappiamo e ricordiamo, Padre Marian Babula è stato improvvisamente e inaspettatamente chiamato dal Signore a passare da questa vita, alla vita eterna, l'anno scorso, esattamente il 15 giugno, nella festa del Corpus Domini.
Alcuni giorni dopo, il 21 giugno di un anno fa, la sua salma, nel suo ultimo viaggio terreno, ha raggiunto la Casa Madre della Congregazione di San Michele Arcangelo a Miejsce Piastowe, luogo nel quale Padre Mariano ha iniziato il suo cammino vocazionale verso la vita religiosa e sacerdotale. Proprio in quel Santuario Mariano, nella Chiesa dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Michele, abbiamo dato l'ultimo saluto al nostro caro Padre Mariano e abbiamo accompagnato la sua salma per la sepoltura nel cimitero della Congregazione, dove ora riposa nell'attesa del giorno beato della risurrezione.

A un anno di distanza da quei tristi avvenimenti, carichi comunque di tanta speranza, oggi siamo qui riuniti nel Santuario di Maria Santissima "ad Rupes" per ricordare Padre Mariano e pregare per la sua anima.

A questo santuario Padre Mariano è stato legato fin dal suo arrivo in Italia. Qui si è preparato al sacerdozio e qui ha trascorso la maggior parte del suo ministero sacerdotale. Dal 2000 al 2006 ha ricoperto anche l'incarico di Rettore del Santuario, servendo fedelmente la Madonna e quanti venivano in questo sacro luogo.

Per questo motivo, oggi desideriamo offrire al Signore la nostra preghiera per il defunto Padre Mariano, nel primo anniversario del suo passaggio alla vita eterna, deponendola nelle mani della nostra Madre Celeste Maria SS. "ad Rupes", fiduciosi nella sua intercessione.
In questa celebrazione e in questo momento di preghiera comunitaria ci guiderà Sua Eminenza Reverendissima, il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ora vorrei tanto salutare e ringraziare.

Eminenza, per tutti noi è sempre un grande onore e una grandissima gioia poterLa  accogliere nel nostro Santuario, che Lei conosce molto bene,  avendo qui celebrato e pregato in altre occasioni.

La saluto cordialmente e La ringrazio per aver accolto l'invito a presiedere questa celebrazione. Ma oggi vorrei anche esprimerLe tutta la nostra gratitudine per la Sua disponibilità e benevolenza sempre dimostrate nei riguardi della nostra Comunità Religiosa. 
Saluto con affetto tutti gli amici e i collaboratori del defunto Padre Mariano che prestano il loro servizio nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ed anche nelle altre congregazioni, ringraziandoli per la loro presenza in questo momento di preghiera comune.

Saluto il Signor Davide Querci, Luogotenente della Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia.

Infine, saluto i miei confratelli e tutti voi, cari fratelli e sorelle.

Eminenza Reverendissima, Le chiedo ora, a nome di tutti noi, di guidarci in questo momento di preghiera che intendiamo offrire per il defunto e nostro caro amico Padre Mariano, affinché possa vivere eternamente unito a Gesù Cristo, sommo ed eterno sacerdoteˮ.


 

SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI

Ogni anno, con la grande festa del Corpus Domini la Chiesa celebra l’istituzione dell’Eucaristia durante l’ultima Cena. Grandi sono i festeggiamenti in Italia e in ogni parte del mondo.

Anche al Santuario Maria SS “ad Rupes” ci sono stati grandi preparativi per celebrare con grande solennità questa importante ricorrenza.

La sera di sabato, infatti, un gruppo di fedeli del Santuario, coordinati dal “Team Organizzativo del Santuario” hanno predisposto ed allestito  la tradizionale “infiorata” lungo il viale del Santuario. I lavori si sono protratti fino a notte fonda ma tutto il materiale per preparare lo splendido tappeto “fiorito” ha richiesto mesi di preparazione  e tanta pazienza e dedizione da parte di alcune gentili signore che ogni anno, con tanta generosità, si assumono questo gravoso compito.

Al termine della Santa Messa delle ore 9.30, celebrata da Padre Pietro Burek, Rettore del Santuario, tutta l’assemblea si è trasferita fuori per accogliere il “Corpo del Signore”, l’Ostia consacrata custodita nell’ostensorio e trasportata processionalmente dal Parroco di Castel Sant’Elia, Padre Riccardo e accompagnata dalla Banda musicale di Castel Sant'Elia. Dopo una sosta davanti alla Basilica di San Giuseppe, durante la quale P. Riccardo ha proclamato la Parola ed ha impartito  la benedizione, la processione solenne è ripartita alla volta della Chiesa di Sant’Antonio Abate, dalla quale proveniva, dopo aver attraversato il paese di Castel Sant’Elia, le cui vie erano tutte decorate con variopinti disegni, fatti con  fiori ed altri materiali.

Quando l’Ostensorio con il “Corpo del Signore” viene portato per le strade del mondo, nel mondo in cui viviamo e lavoriamo, questo mondo diventa diverso e viene illuminato dallo splendore di Dio .

Con la tradizionale processione del Corpus Domini portiamo dappertutto il Corpo di nostro Signore per dire al mondo che Dio è arrivato anche lì con l’incarnazione e che tutto viene santificato  dal Suo passaggio:  la via, coloro che vi abitano, la loro quotidianità, le loro attività.

La nostra gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato all’allestimento dell’”infiorata” e che hanno aiutato ad  onorare degnamente il Signore che ci ha salvati e redenti col Suo corpo e il Suo sangue e che viene in mezzo a noi.

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