Quest’anno, tutti noi avremo un motivo in più per meditare ed essere felici al Santuario. Come molti già sanno, ricorre il bicentenario della scomparsa di Frà Giuseppe Andrea Rodio.Con la forza della Fede e con la protezione di Maria SS.ma ad Rupes, il frate ha permesso a tutte le persone che lo desiderano di poter utilizzare la scalinata che conduce alla Grotta della Madonna per venerarLa e risalire i gradini con la certezza che le loro suppliche ed invocazioni saranno ascoltate.
Sono stati necessari ben 14 lunghi anni per compiere in totale solitudine e senza avere nessuna preparazione tecnica la scalinata scavata nel tufo che conduce alla Grotta. Sono bastati la forza della fede e la protezione della Madre Celeste.
Per commemorare degnamente la figura umana di terziario francescano, pellegrino, eremita e per ben 42 anni come primo custode della Grotta Santa, il Rettore del Santuario Padre Stanislao Zurad si è recato a Locorotondo, paese natale del frate per incontrare le autorità locali. Per tenere vivo il ricordo dell’eremita e condividere anche la speranza che presto si risolva positivamente il processo di beatificazione di Frà Rodio, il Rettore ha proposto un evento significativo che permetta alle due comunità di unirsi in un abbraccio fraterno. Padre Stanislao ed il Parroco della Chiesa San Giorgio Martire don Adriano Maglietta, dove nel 1743 Frà Giuseppe Andrea ricevette il sacramento del Battesimo, hanno stabilito in occasione del pellegrinaggio del 6 aprile prossimo, una funzione religiosa alla quale parteciperanno uniti gli abitanti di Locorotondo ed i pellegrini del Santuario di Castel Sant’Elia.
Al termine della funzione religiosa, seguirà un incontro tra i Sindaci dei paesi coinvolti per creare tra i rispettivi Comuni un legame simbolico contribuendo così alla condivisione della memoria, della sapienza e della fede che il religioso ebbe in tutta la sua santa vita come custode del Santuario di Maria SS.ma “ad Rupes”.
Nella Basilica di San Giuseppe, durante la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettore del Santuario Padre Stanislaw Zurad e concelebrata da Mons. Tymon Chmielecki, sono stati consegnati gli scapolari di San Michele.
Lo scapolare di San Michele è un segno esteriore dell’affidarsi a San Michele Arcangelo e dell’affiliazione alla Famiglia Michaelita. Lo scopo di portarlo è il rinnovamento del culto di San Michele Arcangelo. Coloro, che portano lo scapolare partecipano ai beni spirituali della Congregazione di San Michele Arcangelo.
Chi avrebbe piacere di ricevere lo scapolare di San Michele Arcangelo può rivolgersi al Rettore del Santuario.
Oggi, 15 gennaio 2019, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza l’Em.mo Card. Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante:
le virtù eroiche della Serva di Dio Anna Kaworek, Cofondatrice della Congregazione delle Suore di San Michele Arcangelo; nata a Biedrzychowice (Polonia) il 18 giugno 1872 e morta a Miejsce Piastowe (Polonia) il 30 dicembre 1936.
Come famiglia michelita siamo grati a Dio e al Santo Padre e preghiamo per il miracolo, attribuito all’intercessione della Serva di Dio Anna Kaworek.