CONCERTO IN ONORE DELLA B.V.M. IMMACOLATA

Sabato 7 dicembre, nella bella, calda ed accogliente Basilica di San Giuseppe, alle 18.00 si è tenuto il Concerto del gruppo musicale “Michael”, composto dai seminaristi del Santuario: Paolo, Luca e Adriano e dal diacono Tommaso. L’evento è stato dedicato alla Beata Vergine Maria Immacolata, alla vigilia della grande solennità a lei intitolata.

Tra le numerose persone presenti, anche il Sindaco di Castel Sant’Elia Rodolfo Mazzolini assieme al vice Sindaco Elvio Parmeggiani .
Ideata e voluta dal Rettore p. Pietro Burek, preparata con tanta cura dai nostri seminaristi, la serata ha visto momenti di lode a Maria attraverso la musica e il canto ed è bello sottolineare che la passione, l’entusiasmo e l’energia dei seminaristi hanno veramente dato una nuova vita all’esecuzione dei vari brani proposti e hanno suscitato grande partecipazione tra il numeroso pubblico presente in Basilica. Molto belli i brani musicali ed i canti presentati, molti dei quali dedicati alla Madonna, come AVE MARIA, MI ALMA CANTA, ed altri canti presentati in una nuova versione, come “DELL’AURORA TU SORGI PIU’ BELLA”..

La serata ha avuto anche momenti forti di “nutrimento” spirituale grazie alle riflessioni ed ai pensieri spirituali, proposti da Padre Pietro, e che si sono alternati ai canti. Al centro delle varie riflessioni, Maria madre di Dio e madre nostra, esempio di ogni virtù. Padre Pietro, infatti, rifacendosi ai Padri della Chiesa - sant’Agostino, san Girolamo, san Tommaso, Sant’Ambrogio e a molti altri santi, come san Bernardo e san Giacomo - ha focalizzato l’attenzione dell’assemblea sulle virtù che Maria ha esercitato in grado eminente durante la sua vita terrena: l’amore per Dio e per gli uomini, l’umiltà, la carità, la fede, la speranza, la castità e la povertà, la pazienza, l’obbedienza e la preghiera ed ha sollecitato ognuno dei presenti ad imitare Maria, “Regina dei santi”, seguendo le indicazioni di sant’Agostino, il quale afferma che per ottenere con più sicurezza e abbondanza il favore dei santi bisogna imitarli perché, vedendo che noi pratichiamo le virtù da loro esercitate, essi sono più portati a pregare per noi .

Rifacendosi poi ancora ai santi Padri, p. Pietro ha sottolineato che essi insegnano che l'umiltà è il fondamento di tutte le virtù,«l'umiltà è fondamento e custode delle virtù», dice infatti san Bernardo.

Il Rettore ha poi ricordato le parole di Sant'Ildefonso, quando esortava a imitare la fede di Maria. Ma come possiamo imitare questa fede di Maria? La fede è insieme dono e virtù. È dono di Dio in quanto è una luce che Dio infonde nell'anima; è virtù in quanto l'anima la mette in pratica. Perciò la fede ci deve servire da regola non solo per credere, ma anche per agire.

Parlando poi dell’amore di Maria per Dio e per il prossimo, p. Pietro ha citato sant'Anselmo: «Quanto più un cuore è puro e vuoto di se stesso, tanto più sarà pieno di amore verso Dio». Con ragione dunque san Francesco di Sales la chiamò la «Regina dell'amore».

La serata si è conclusa con la preghiera del Salve Regina seguita dal canto “Madonna Nera” dedicato alla Madonna di Czestochowa, patrona della Polonia e, al termine, con la benedizione finale impartita da padre Pietro a tutta l’assemblea.

Anche questa serata è riuscita ad associare l’evento musicale a quello spirituale proprio perché nata e preparata nello Spirito dell’unione fraterna, della lode e della gratitudine oltre che della condivisione d’ideali e della gioia di essere Chiesa.

Un grazie di cuore a p. Pietro, a tutta la comunità dei padri micaeliti del nostro Santuario, al diacono Tommaso ed ai seminaristi Paolo, Luca e Adriano ed anche a Mosè, William e Pietro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento ed infine un grazie anche a tutti coloro che hanno partecipato a questa così bella serata di festa!

Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Santa Messa “Rorate caeli”

Il Rettore, assieme a tutta la Comunità Religiosa del Santuario, invita nel Tempo di Avvento alla Santa Messa “Rorate caeli”. La celebrazione della Santa Messa “Rorate caeli” è un’usanza popolare dell’Avvento nata intorno al XV sec. ed è così chiamata dall’introito “Rorate, caeli, desuper - “Stillale, cieli, dall’alto”. Questa Messa è celebrata in onore di Maria, Madre di Dio, proprio di sabato, giorno a Lei dedicato. La peculiarità della celebrazione della Santa Messa “Rorate caeli” consiste nel celebrarla con solennità, a lume di candela e cantando il“Rorate, caeli, desuper” come canto d’ingresso.

La prima messa “Rorate caeli” quest’anno sarà celebrata nella Basilica di San Giuseppe alle ore 17.00, sabato prossimo, 30 novembre, all’inizio del Tempo di Avvento.

Vi attendiamo numerosi, per condividere con tutti voi questo momento di preghiera intenso, suggestivo e coinvolgente, uniti alla Vergine Madre nell’attesa gioiosa della nascita del Redentore, Luce del mondo.

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SANTA MESSA A CONCLUSIONE DELL'ANNO DELLA FEDE NELLA SOLENNITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO, RE DELL'UNIVERSO

Domenica 24 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nella Basilica di san Giuseppe alle 18.00 si è tenuta la santa Messa solenne a conclusione dell’Anno della Fede, celebrata da Padre Pietro Burek, Rettore del nostro santuario. Molto coinvolgente tutta la liturgia ed ogni gesto era denso di profondo significato.

La solenne Celebrazione Eucaristica ha avuto momenti di intensa preghiera e partecipazione da parte della numerosa assemblea presente. Il cero pasquale acceso, il profumo dell’incenso ed il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta, simbolo e ricordo del nostro battesimo, hanno contribuito a creare un clima di profonda intimità con il Signore. L’animazione liturgica è stata affidata al gruppo musicale “Michael”, composto dai seminaristi e dal diacono Tommaso, che hanno cantato e suonato dei brani molto belli, rendendo molto gioiosa la celebrazione.

Nella sua omelia, Padre Pietro ha fatto riferimento all’omelia che la mattina di questo stesso giorno Papa Francesco aveva pronunciato in Piazza san Pietro, esprimendosi con queste parole: “Papa Benedetto XVI ….con tale provvidenziale iniziativa, egli ci ha offerto l’opportunità di riscoprire la bellezza di quel cammino di fede che ha avuto inizio nel giorno del nostro Battesimo, che ci ha resi figli di Dio e fratelli nella Chiesa. Un cammino che ha come meta finale l’incontro pieno con Dio, e durante il quale lo Spirito Santo ci purifica, ci eleva, ci santifica, per farci entrare nella felicità a cui anela il nostro cuore.”

Rivolto ai numerosi fedeli presenti il Rettore ha proseguito parlando della centralità di Cristo. Cristo è al centro, Cristo è il centro. Cristo centro della creazione, Cristo centro del popolo, Cristo centro della storia. E pertanto l’atteggiamento richiesto al credente, se vuole essere tale, è quello di riconoscere e di accogliere nella vita questa centralità di Gesù Cristo, nei pensieri, nelle parole e nelle opere. E così i nostri pensieri saranno pensieri cristiani, pensieri di Cristo. Le nostre opere saranno opere cristiane, opere di Cristo, le nostre parole saranno parole cristiane, parole di Cristo.

Tre sono i punti su cui Padre Pietro si è soffermato: il primo è quello di Cristo centro del popolo di Dio. Egli oggi è qui, al centro di noi. Adesso è qui nella Parola, e sarà qui sull’altare, vivo, presente, in mezzo a noi, il suo popolo. Il secondo punto è quello di Cristo, il “fratello” intorno al quale si costituisce il popolo, che si prende cura del suo popolo, di tutti noi, a costo della sua vita. In Lui noi siamo uno; un solo popolo uniti a Lui, condividiamo un solo cammino, un solo destino. Solamente in Lui, in Lui come centro, abbiamo l’identità come popolo. Ed infine Cristo che è il centro della storia dell’umanità, e anche il centro della storia di ogni uomo. A Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di cui è intessuta la nostra vita. Quando Gesù è al centro, anche i momenti più bui della nostra esistenza si illuminano, e ci dà speranza, come avviene per il buon ladrone nel Vangelo di oggi.

La Santa Messa di Chiusura dell'Anno della Fede

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