Domenica 24 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nella Basilica di san Giuseppe alle 18.00 si è tenuta la santa Messa solenne a conclusione dell’Anno della Fede, celebrata da Padre Pietro Burek, Rettore del nostro santuario. Molto coinvolgente tutta la liturgia ed ogni gesto era denso di profondo significato.
La solenne Celebrazione Eucaristica ha avuto momenti di intensa preghiera e partecipazione da parte della numerosa assemblea presente. Il cero pasquale acceso, il profumo dell’incenso ed il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta, simbolo e ricordo del nostro battesimo, hanno contribuito a creare un clima di profonda intimità con il Signore. L’animazione liturgica è stata affidata al gruppo musicale “Michael”, composto dai seminaristi e dal diacono Tommaso, che hanno cantato e suonato dei brani molto belli, rendendo molto gioiosa la celebrazione.
Nella sua omelia, Padre Pietro ha fatto riferimento all’omelia che la mattina di questo stesso giorno Papa Francesco aveva pronunciato in Piazza san Pietro, esprimendosi con queste parole: “Papa Benedetto XVI ….con tale provvidenziale iniziativa, egli ci ha offerto l’opportunità di riscoprire la bellezza di quel cammino di fede che ha avuto inizio nel giorno del nostro Battesimo, che ci ha resi figli di Dio e fratelli nella Chiesa. Un cammino che ha come meta finale l’incontro pieno con Dio, e durante il quale lo Spirito Santo ci purifica, ci eleva, ci santifica, per farci entrare nella felicità a cui anela il nostro cuore.”
Rivolto ai numerosi fedeli presenti il Rettore ha proseguito parlando della centralità di Cristo. Cristo è al centro, Cristo è il centro. Cristo centro della creazione, Cristo centro del popolo, Cristo centro della storia. E pertanto l’atteggiamento richiesto al credente, se vuole essere tale, è quello di riconoscere e di accogliere nella vita questa centralità di Gesù Cristo, nei pensieri, nelle parole e nelle opere. E così i nostri pensieri saranno pensieri cristiani, pensieri di Cristo. Le nostre opere saranno opere cristiane, opere di Cristo, le nostre parole saranno parole cristiane, parole di Cristo.
Tre sono i punti su cui Padre Pietro si è soffermato: il primo è quello di Cristo centro del popolo di Dio. Egli oggi è qui, al centro di noi. Adesso è qui nella Parola, e sarà qui sull’altare, vivo, presente, in mezzo a noi, il suo popolo. Il secondo punto è quello di Cristo, il “fratello” intorno al quale si costituisce il popolo, che si prende cura del suo popolo, di tutti noi, a costo della sua vita. In Lui noi siamo uno; un solo popolo uniti a Lui, condividiamo un solo cammino, un solo destino. Solamente in Lui, in Lui come centro, abbiamo l’identità come popolo. Ed infine Cristo che è il centro della storia dell’umanità, e anche il centro della storia di ogni uomo. A Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di cui è intessuta la nostra vita. Quando Gesù è al centro, anche i momenti più bui della nostra esistenza si illuminano, e ci dà speranza, come avviene per il buon ladrone nel Vangelo di oggi.
La sera di giovedì 14 novembre il Rettore del nostro Santuario, padre Pietro Burek, ha riunito tutti coloro che hanno collaborato alla preparazione e all’allestimento dell’”Infiorata” realizzata in occasione del Corpus Domini di quest’anno. L’incontro ha avuto inizio alle ore 18.30 nella Basilica di San Giuseppe, prima con l’adorazione del Santissimo Sacramento e poi con al preghiera del vespro insieme a tutta la comunità dei padri Micaeliti. Dopo la parte spirituale, tutti i partecipanti si sono spostati nell’auditorium del convento per vedere insieme un video che ripercorreva le varie tappe dell’Infiorata edizione 2013. preparato per l’occasione da padre Pietro. Dall’auditorium, tutti si sono poi spostati nel refettorio, per condividere una deliziosa cena “in famiglia”. Al termine della cena, il Rettore ha ringraziato i presenti per la preziosa collaborazione, dando anche alcuni spunti per l’“Infiorata” , edizione 2014.
In questa sezione del sito presentiamo alcune foto dell’Infiorata di quest’anno e informiamo che il video completo dell’Infiorata 2013 lo si può sempre rivedere nella sezione “video” di questa pagina internet.
“Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell'Altissimo”.
Sant’Agostino
Novembre è il mese in cui in modo particolare ricordiamo e preghiamo per i nostri cari defunti. Nel nostro Santuario preghiamo per i nostri cari defunti, per intercessione di Maria Madre nostra, recitando il Santo Rosario ogni giorno alle ore 16.30 nella Grotta della Madonna. Dalla finestra del nostro sito invitiamo tutti coloro che desiderino che dal “cuore” di questo sacro luogo, la Grotta della Madonna, si preghi per i loro defunti, di inviarcene i nomi al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Se qualcuno desidera lasciare anche un’offerta, destinata alle necessità del Santuario, può farlo liberamente cliccando sul link “Offerte al Santuario” e seguendo le disposizioni ivi contenute.
Nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Civita Castellana, domenica alle 16:30 si è tenuta una solenne Concelebrazione Eucaristica durante la quale, per l’imposizione della mani e la preghiera consacratoria di S.E.R. Mons. Romano Rossi, sono stati ordinati diaconi Roger Bizimana, Paolo Marsala, Alessandro Profili e Tomasz Rozek. La Santa Messa è stata concelebrata da numerosi sacerdoti diocesani e micaeliti: il superiore della vice provincia italo-elvetica p. Bogdan Kalistan, padre Pietro Burek, Rettore del nostro Santuario, p. Janusz Konopacki parroco a Nepi e dal Rettore del Seminario di Fiesole, Don Gabriele Bandini.
La numerosa folla presente in Cattedrale ha vissuto momenti di grande commozione e di grande gioia. In particolare, negli ordinandi presenti anche sentimenti di piccolezza e, al tempo stesso, come diceva il nostro Vescovo Romano, di grande fiducia e abbandono. Per la Chiesa, è un dono grande il dono di un diacono e domenica 27 ottobre la Chiesa ha fatto festa, accogliendo e salutando con letizia quattro nuovi diaconi: un tesoro immenso!
Monsignor Romano ha sottolineato più volte e con forza, all’inizio della celebrazione e poi nella sua omelia, il tema della “piccolezza”, dicendo con voce ferma che è un povero illuso chi pensi di mandare avanti questa Chiesa, perché “questa Chiesa la manda avanti il Signore!”
Il nostro Vescovo ha esortato tutti all’umiltà, tracciando la fisionomia del diacono con parole forti e incisive:” il diacono, il presbitero e il vescovo non sono chiamati a stare sull’altare per esibirsi, ma per servire; non sono chiamati al loro ministero per vendere meglio se stessi, per trovare un ruolo qualunque ma per consumare la vita”. Partendo dalle Letture appena proclamate, Monsignor Romano ha poi sottolineato che il cuore del Vangelo del giorno era proprio nella preghiera del pubblicano : “Dio mio, abbi pietà di me, peccatore”, una preghiera che è la sintesi del Vangelo e dell’atto di fede. Così si è espresso:“Abbi pietà vuol dire : riversa propizio il sangue del Figlio su di me. Dietro questo verbo abbi pietà non c’è solo il rituale ebraico del sacrificio, del propiziatorio, dove il sangue rendeva presente Dio, dove Dio si rendeva presente nel segno del sangue, vita per vita. Ma soprattutto è l’opera di Gesù Cristo: Lui è propiziazione, Lui è pietà…..Dio non ci dà la sua salvezza per umiliarci ma si umilia per esaltarci, è Lui che si è umiliato per esaltarci!...carissimi questa frase è l’annuncio pasquale!”
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