Pontificio Santuario Maria SS “ad Rupes”: il Vescovo Romano apre la Porta Santa della Basilica di San Giuseppe

  • Stampa

Alle 16.00 di domenica 20dicembre centinaia di fedeli sotto la guida del vescovo Romano sono partiti in processione dalla Chiesa Parrocchiale di Castel Sant’Elia per giungere mezz’ora più tardi al Santuario Maria SS “ad Rupes” per vivere insieme un momento importantissimo per tutta la nostra Chiesa locale: l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Giuseppe.

Già martedì 8 dicembre papa Francesco aveva aperto della Porta Santa a San Pietro, inaugurando  ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia,  che si chiuderà il 20 novembre  di quest’anno, giorno della solennità di Cristo Re. 

Monsignor Romano è stato il primo a varcare la soglia, dopo avere aperto la Porta Santa, e a entrare nella Basilica di San Giuseppe: «Per la tua grande misericordia entrerò nella tua casa, Signore. Apritemi le porte della giustizia» ha detto entrando, seguito dalla Processione di concelebranti, sacerdoti, religiosi e religiose e una gran folla di fedeli che hanno riempito la Basilica fino all’inverosimile. Poco dopo iniziava la solenne Concelebrazione Eucaristica.

Bellissima e illuminante come sempre, l’omelia di Monsignor Romano, tutta incentrata su Maria avvolta dalla grazia di Dio e resa degna di diventare Madre del Signore Gesù e sulla misericordia di Dio, che vuole entrare in noi e trasformare i nostri cuori. “…in questo Santuario diocesano mariano  la misericordia oltre al volto di Gesù assume il volto di Sua madre, il volto di Maria, che è Madre della Misericordia perché è Madre di Gesù  e vive l’esperienza della misericordia in quel percorso che la porta a diventare madre. Ingresso nella maternità come passaggio per Maria dalla porta della misericordia”. Proseguendo la sua omelia, il Vescovo Romano così si è espresso: “Maria   è protagonista per noi del modo in cui si accetta la misericordia: la misericordia si riceve, la misericordia si riconosce e la misericordia si penetra, si comprende, si riceve per quello che essa è. Perché l’equivoco di fondo che può attraversare la mentalità del popolo cristiano nell’anno del giubileo della misericordia può esser quello o di dover compiere qualcosa per meritarla o la pretesa di averla come noi pensiamo di averne bisogno”.

Poi Monsignor Romano ha sollecitato e incoraggiato l’assemblea a vivere quest’anno del Giubileo straordinario come momento di grazia da vivere nel segno di Maria e della maternità: “Oggi la grazia della misericordia, più che preoccuparci di cosa debbo  fare. Perché se la misericordia ti fosse data come conseguenza del fare, sarebbe stipendio, non misericordia, Da domani il fare, oggi la grazia  perché – e questa numerosissima presenza femminile  come sempre ce lo spiega e ce lo annuncia - madri non si diventa perché i figli si fanno con le mani, ma perché i figli si ricevono e i figli si ricevono come figli e come sono, sono, basta che siano figli! Sono belli, sono amabili, sono un dono e sono un mistero che non si finisce mai di gustare e di apprezzare!”.

Riferendosi poi alla visita di Maria a Santa Elisabetta, Monsignor Romano ha proseguito sottolineando una straordinaria verità con queste parole:”per noi oggi imparare la misericordia, imparare la fede, mettersi da figli alla scuola di Maria vuol dire confrontarsi con questo annuncio micidiale, enorme: la tua vita è benedetta perché il Figlio di Dio vive in te, il frutto del tuo grembo è benedetto….e o sono  invitato a benedire questa vita che il Signore mi ha dato non perché secondo il mondo è una vita di successo ma perché ho avuto la misericordia , il volto della misericordia che è Cristo Signore che vive dentro di me!”.

Al termine della Santa messa ha preso la parola il Rettore del Santuario, p.Pietro Burek, per rivolgere un sentito ringraziamento al Vescovo Romano, alle autorità civili e militari presenti e a tutti coloro che si sono prodigati nella preparazione dell’evento.

Non resta che augurare a ciascuno di noi di accogliere con grande gioia  l’esortazione del nostro Vescovo Romano per metterci “senza indugio” alla scuola di Maria, ma da figli, accogliendo come ha fatto lei pienamente Cristo in noi, assieme e la sua grazia misericordiosa per poter diventare, per grazia, a nostra volta  misericordiosi come il Padre. Il Giubileo della Misericordia rappresenta per tutti noi questa grande opportunità:

Buon Giubileo a tutti! Che il Giubileo della Misericordia porti a tutti la bontà e la tenerezza di Dio verso ogni persona e ogni creatura!

Marina SPINOSA