Festa di San Michele Arcangelo 2015

Il 29 settembre è sempre un giorno particolarmente significativo per la Congregazione di San Michele Arcangelo e per la vita del Santuario, perché è il giorno della Festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. A questo giorno di festa ci siamo preparati con molta cura, con la celebrazione della novena:  per nove giorni, infatti, ci siamo ritrovati - chi all’alba, chi nel tardo pomeriggio - nella Chiesa di San Michele per pregare la corona angelica,  cantare le litanie in onore di San Michele, celebrare il Sacrificio Eucaristico e  meditare sulla natura, il  ruolo e la missione degli angeli.

Nella cornice delle celebrazioni in onore di San Michele, domenica 27 settembre, abbiamo avuto anche la gioia di vivere un momento bello e intenso: la professione perpetua dei seminaristi Mosè, William, Luca e il rinnovo della professione religiosa dei seminaristi Pietro e Adrian.

Dopo questi momenti forti di preparazione e di eventi gioiosi, siamo giunti al giorno della Festa di San Michele Arcangelo, martedì 29 settembre.

Momento centrale della festa, la Solenne Concelebrazione Eucaristica delle ore 18.00 nella Basilica di San Giuseppe, presieduta da Padre Pietro Burek, Rettore del Santuario e concelebrata da Padre Giorgio, P. Stanislao, P. Teddy, P. Riccardo, p. Sławek e don Paolo.

Padre Pietro partendo da un brano di una  catechesi del Beato Bronislao, durante la quale il Fondatore della Congregazione di San Michele così si esprimeva: “E’ necessario nei tempi attuali rivolgersi con rinnovato vigore e in maniera particolare a San Michele, principe e comandante degli eserciti celesti, il quale dopo la Vergine Santissima occupa nel cielo il primo posto ed anche influisce sulle sorti del mondo. La nostra ultima vittoria è nelle loro mani. San Michele Arcangelo dopo Maria Vergine Santissima è la prima potenza nel cielo e sulla terra”, ha cercato di illustrare l’importanza della devozione alla Beata Vergine Maria e a San Michele Arcangelo.

Il predicatore ha messo anche in evidenza il percorso che bisogna seguire per imitare nel quotidiano - che ha definito “campo di battaglia” della lotta incruenta tra il bene e il male -  accogliere e mettere in pratica, cioè vivere nella vita di tutti i giorni, quanto ci insegnano e ci propongono Maria e San Michele.

La celebrazione si è conclusa con l’atto di affidamento a San Michele, pronunciato solennemente da tutta l’assemblea partecipante e in modo particolare dalla Comunità Micaelita raccoltasi davanti alla Statua di San Michele.

Dopo la celebrazione non è mancato il momento degli auguri rivolti dai fedeli ai sacerdoti, ai seminaristi ed ai fratelli laici micaeliti.

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