Professione Perpetua di Paolo Zagorski - 28 settembre 2014

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“Desidero con l’amore sempre più grande servire Te, o Dio e la Santa Chiesa…”

PROFESSIONE PERPETUA

Domenica 28 settembre la Comunità dei padri Micaeliti e tutti i fedeli del nostro Santuario hanno vissuto una domenica davvero speciale. Alla Vigilia della Festa degli Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele, alle 18.00 nella Basilica di San Giuseppe si è tenuta una santa Messa solenne, durante la quale il seminarista Paolo con grande emozione ha emesso i voti perpetui di povertà, castità e obbedienza nelle mani del Superiore della Provincia italo-elvetica, p. Bogdan Kalisztan, che presiedeva la Concelebrazione, mentre i seminaristi William, Moses e Luca hanno rinnovato la professione religiosa per un anno.

Molti i sacerdoti concelebranti: p. Boguslao, p. Mariano, Mons. Tymon, p. Janusz, p. Teddy, p. Giorgio, p. Stanislao, p. Tommaso, p. Giorgino, don Paolo, p. Pietro.

Tra la numerosa assemblea, presente anche il sindaco di Castel Sant’Elia Rodolfo Mazzolini con il Vice sindaco, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia, il Comandante della Guardia di Finanza di Civita Castellana, molti seminaristi, religiosi e religiose.
Nel suo saluto iniziale, il Rettore p. Pietro si è rivolto a Padre Bogdan Kalisztan, come anche al Sindaco, al Vice sindaco, alla giunta comunale di Castel Sant’Elia, alle autorità militari presenti, ai confratelli, ai sacerdoti concelebranti, a tutte le persone consacrate e a tutti i presenti, ringraziandoli per la loro partecipazione a un ”momento così bello e significativo per i nostri seminaristi e per tutti noi”.

Poi Padre Pietro è passato a spiegare l’importanza di quanto l’intera assemblea avrebbe vissuto. “Questo è un atto pubblico e solenne che esprime, come dicono le Costituzioni della nostra Congregazione, la consacrazione personale a Dio attraverso la professione dei voti religiosi e conduce ad una vita cristiana più piena, iniziata con la grazia del battesimo. La consacrazione così intesa purifica il cuore del religioso dall’egoismo, lo inserisce efficacemente nell'offerta pasquale di Cristo, il quale per la nostra salvezza "spogliò se stesso, assumendo la condizione del servo"”(Fil 2,7).

Ma il Rettore ha anche voluto sottolineare la bellezza e la profondità della seconda Lettura, “ in piena sintonia con ciò che esprime la professione religiosa e con ciò che affermano le nostre Costituzioni. San Paolo scrivendo ai Filippesi presenta l’esempio di Gesù e invita tutti noi e in modo particolare questi nostri seminaristi, ad assumere l’atteggiamento del servo, ad avere un atteggiamento e un cuore umile: “Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”. Ed ha messo in evidenza che “ seguire Cristo, mettersi alla sequela di Cristo, percorrere la via di Cristo, che è sapienza che viene dall'alto, è la via dell'umiltà. Gesù è la Via, e chi lo segue da vicino deve affrontare il vuoto orgoglio dell'uomo contrappo¬nendogli la vera grandezza: la grandezza del vivere per gli altri, del servire i fratelli, del donare la propria vita. Per questo Gesù ci invita ad essere umili: per essere figli di Dio, per essere luce di Dio, per essere amore manifestato di Dio”.

Molto bella e profonda l’omelia di p. Bogdan il quale, dopo aver fatto riferimento alle bellissime ed impegnative parole dell’Apostolo Paolo, ha sollecitato i seminaristi e tutta l’assemblea a far proprie le parole “abbiate in voi gli stessi sentimenti di Gesù Cristo. Questa seconda Lettura di oggi è un’ottima introduzione per comprendere il gesto e l’impegno di questi seminaristi …toccati dall’amore di Cristo nel profondo del cuore …vogliono testimoniare la presenza di Cristo vivo, non intimoriti dai tempi che viviamo. Fate bene, perché non c’è spazio per il pessimismo per chi sa che Gesù Cristo ha vinto la morte ed il suo Spirito è operante nel mondo”.

Poi p. Bogdan, rivolto ai seminaristi, ha proseguito dicendo:” Oggi diventate in anticipo segni del mondo futuro, che relativizza ogni bene di questo mondo. La vostra vita è chiamata a diventare segno della vita futura, della speranza che Cristo ha inaugurato su questa terra…..dovete essere uomini del grande desiderio di Dio. Desiderio e attesa di un incontro, di un ricongiungimento, di una relazione. Dio ha bisogno di voi perché siate segno e strumento del mistero del Dio vivo. La Chiesa conta su di voi: non spaventatevi di questa responsabilità perché Cristo stesso si impegna con voi e anche la Congregazione. Avete modelli belli, … in Padre Giorgio che domani compie 50 anni di Professione”.

Dopo la Santa Messa tutti i presenti sono stati invitati a partecipare ad un rinfresco organizzato dal “Team del Santuario” sotto il porticato del convento, un bellissimo momento di festa, convivialità e di agape fraterna.

Non ci resta che continuare a pregare per questi nostri seminaristi e far loro un augurio, utilizzando le parole del Rettore p. Pietro “ possiate continuare a percorrere le via della perfezione evangelica, lasciandovi plasmare da Cristo seguendo la via dell’umiltà e, con generosa e costante dedizione e con tanto entusiasmo, possiate testimoniare al mondo intero la grandezza e la bellezza della vostra vocazione ”.

E terminiamo con un altro bellissimo augurio, quello del Superiore Padre Bogdan: “Gioia e coraggio a voi! L’unica cosa necessaria è vivere in comunione con Dio, vi accompagnino la grazia del Signore, nostra Madre Maria, San Michele Arcangelo e il beato Markiewicz”.

Marina SPINOSA