Collaboratori e amici del Santuario ringraziano Padre Pietro

LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A PADRE PIETRO BUREK

DA PARTE

DEI COLLABORATORI E DEGLI AMICI DEL SANTUARIO

Carissimo padre Pietro,

l’emozione palpabile che pervade tutti noi che siamo presenti a questa cerimonia, che virtualmente conclude la tua esperienza come Rettore e Superiore del Santuario di Maria SS “ad Rupes” è la testimonianza inequivocabile di quanto da te costruito non solo all’interno di questa comunità religiosa ma anche e soprattutto nei cuori di quanti hanno vissuto con te un rapporto di fede, di amicizia e fiducia. Sì, amicizia e fiducia, perché al di là del ruolo ufficiale da te ricoperto, in questi nove anni hai contribuito a far sì che il Santuario divenisse, per molti, un punto di riferimento, un’oasi di pace e serenità, in cui ritrovare, in comunione con Maria Santissima, quei buoni sentimenti che spesso nel corso della vita si perdono di vista e si disattendono.

Sin dall’inizio della tua vita religiosa e sacerdotale hai capito che il futuro della Chiesa e la sua edificazione passa anche attraverso il laicato e per questo motivo hai aperto le porte del Santuario a tutti coloro che volevano mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità ed hai fondato il TOS, ovvero il “Team Organizzativo del Santuario”. Ogni volta che ci hai chiamati, ci hai trovati pronti a collaborare perché il tuo esempio ti ha dato l’autorevolezzadi richiamare alla responsabilità ognuno di noi, e sempre con vincoli di affetto.

Con te, nel lontano 2009 qui è iniziata una nuova stagione fatta di accoglienza, collaborazione, solidarietà e vicendevole rispetto.

Citaretutte le celebrazioni ed i molteplici eventi organizzati - nati soprattutto grazie al tuo impegno personale - non è cosa facile e non è questo il contesto adatto per farlo perché tu non ami essere celebrato, osannato.Ma noi vorremmo solo dire che con tanta buona volontà, umiltà e instancabile lavoro hai potuto operare per il bene e la crescita di questo Santuario, con te divenuto famoso in Italia e all’estero.

Con tanto amore ti sei occupato anche della crescita spirituale e la formazione di molti di noi, grazie ai gruppi di preghiera, alla “lectio divina” settimanale, alla Veglia di preghiera mensile ed alle innumerevoli omelie e catechesi da te tenute. Hai profuso tutto il tuo impegno per far concedere a questo Santuario due importanti reliquie: quella di San Giovanni Paolo II e quella di Santa Faustina Kowalska, che ora qui si venerano.

Sono trascorsi nove anni dal quel lontano 12 settembre 2009, giorno in cui iniziasti il tuo mandato di Rettore di questo Santuario e di Superiore della comunità religiosa qui presente. Sembra ieri. Il tempo passa velocemente quando si sta bene insieme!

Si potrebbero scrivere libri interi su questi intensi anni del tuo ministero presso di noi, anni di lavoro incessante. Per noi, averti conosciuto e aver lavorato con te per il Signore e la Madre celeste è stato un privilegio e, se a volte ci siamo stancati, tu sei stato sempre pronto a ridarci forza e, così, il lavoro non è stato mai gravoso perché sei riuscito a creare una grande famiglia di amici in questa casa che è diventata la nostra seconda casa. Qui ogni volta ci hai fatti sentire accolti e benvoluti, facendoci percepire la presenza viva di Maria Santissima. Tu, col tuo lavoro instancabile, sempre in prima linea, ci hai dato l’esempio e il tuo insegnamento sarà per noi anche in futuro una grande forza nella realizzazione delle opere del Signore. E dunque grazie!

Grazie anche per tutte le volte che abbiamo avuto bisogno di una parola di incoraggiamento e di conforto - nel segreto della confessione o nel dialogo amichevole - e tu sei stato sempre pronto ad ascoltarci e ad incoraggiarci! Assetati di Dio, tu ci parlavi di Lui e ci insegnavi ad amarlo nei fratelli. Grazie per la tua generosità! Chi l’ha sperimentata sa che è davvero grande. Essa ti è stata persino riconosciuta pubblicamente dallo Stato polacco quando, il 28 maggio dello scorso anno, ti è stata conferita una importante onorificenza: quella della “Croce d’oro al merito”.

Grazie perché con la tua vita ci hai insegnato a fare il bene nel nascondimento, perché la via migliore è la via dell’umiltà, a imitazione della Vergine Maria. Grazie per le tue ardenti omelie, piene di fede e speranza cristiana: con te la messa domenicale e la partecipazione alle liturgie ufficiali sono divenute non più atti meramente formali ma momenti di partecipazione reale e condivisione di fede. Ogni volta che celebri la Messa usciamo dalla chiesa con il cuore pieno di gioia per aver incontrato Gesù nell’Eucaristia e in te, “Alter Christus” per davvero.

Grazie infine per la tua straordinaria umanità perché guardando te, vediamo che l’uomo quanto più è umano, tanto più è divino.

Paolo VI nel 1974 disse: «L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni». Trovare autentici testimoni è difficile. Per questo, noi collaboratori e amici tutti del Santuario, siamo stati molto fortunati, caro padre Pietro: abbiamo trovato in te non solo un grande amico ma anche un vero testimone, che non si limita a predicare, ma che vive ciò che predica e compie le opere, lavorando in prima persona, con le proprie mani e col sudore della fronte nella vigna del Signore. E le opere da te compiute sono sotto i nostri occhi, come scolpite in ogni angolo di questo Santuario e nei nostri cuori. Tu col tuo esempio e la tua stessa vita ci hai insegnato a vivere da veri cristiani, nell’unità, nel rispetto reciproco e nell’amore fraterno e sincero.Grazie, carissimo p. Pietro, per il bene che ci vuoi!

Sicuramente anche nella tua vicenda umana, come in quella di tutti, non sono mancati momenti di sofferenza, ma siamo certi che li hai sempre affrontati e superati illuminato dal Vangelo, con l’aiuto dello Spirito Santo, di San Michele Arcangelo, il conforto di Maria e con la preghiera.

Certo, tutto ciò che ci hai insegnato e la spiritualità micaelita che in questi anni ci hai fatto conoscere, oggi non ci eviterà di sentire il dispiacere di questo distacco, ma abbiamo fiducia che tutto avviene per il nostro bene e che Dio deve essere messo al primo posto, come insegnava il Beato Fondatore Padre Bronislao Markiewicz.

Ma oggi è anche importante festeggiarti e congratularci con te per il nuovo e prestigioso incarico che ricoprirai in Vaticano! Tu, che sei sempre stato fedele al carisma della congregazione di San Michele Arcangelo e che presso la Pontificia Università Gregoriana hai presentato la tesi di dottorato sulla spiritualità micaelita, ecco che tra pochi giorni presso la Santa Sede, in qualità di Postulatore Generale, ti occuperai di portare avanti la causa di canonizzazione del Beato Bronislao, dei beati martiri micaeliti Adalberto e Ladislao ed altri ancora. Come non vedere in tutto questo la mano di Dio?

E a Dio Padre oggi si rivolge lanostra preghiera e, nel ringraziarlo per averti donato a noi in questi anni, gli chiediamo di continuare a darti la grazia di perseverare nella gioia, nella fedeltà al tuo Ministero sacerdotale e a discernere sempre la strada giusta da percorrere insieme a coloro che il Signore vorrà affidarti. 

Carissimo padre Pietro, quanto hai seminato non andrà perduto, almeno nei nostri cuori. Noi ti assicuriamo la nostra preghiera, la nostra vicinanza ed il nostro incondizionato affetto. Che il Signore ti protegga, ti benedica e faccia sempre risplendere il suo volto su di te e tu, carissimo padre Pietro, donaci la tua benedizione.

I tuoi collaboratori e amici del Santuario

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