IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA PRESIEDUTA DAL NOSTRO VESCOVO ROMANO

Ogni anno, la grande Festa dell’Immacolata Concezione viene vissuta con tanta devozione e passione in  tutto il mondo. L’8 dicembre è infatti un giorno molto importante, un  giorno festivo e si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale per unire strettamente l’attesa della nascita di Gesù con la memoria della Madre. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854: la Madre di Dio è infatti l’unica creatura umana preservata dalla macchia del peccato originale.

In comunione con il Papa e con tutta la Chiesa, anche nel nostro Santuario abbiamo celebrato questa  importantissima ricorrenza in modo solenne nel tardo pomeriggio di giovedì 8 dicembre, con la Concelebrazione Eucaristica presieduta nella Basilica di san Giuseppe dal nostro vescovo Romano e concelebrata dal Rettore p. Pietro, da Monsignor Tymon Chmielecki, p. Giorgio, p. Teddy, p. Riccardo.

Una Messa che, nonostante l’ora tarda, ha visto la partecipazione di numerosissime persone, provenienti da varie parti della diocesi, che hanno cantato assieme al coro del santuario, al quale era stata affidata l’animazione liturgica.

Nella sua  introduzione all’inizio della Messa - e prima di indirizzare i suoi saluti e il ringraziamento a Monsignor Romano, oltre che al Sindaco Rodolfo Mazzolini, al Vice Sindaco e al Luogotenente della Stazione dei Carabinieri di Castel Sant’Elia presenti alla celebrazione -  il Rettore ha messo subito a fuoco il significato della festa, che tutti i fedeli riuniti si stavano preparando a vivere, con queste parole:

“Carissimi, oggi la Chiesa celebra e annuncia il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, mistero della fede, che la Chiesa vive con grande solennità nel cammino dell’Avvento. Sì, parliamo di mistero e, proprio per questo, spesso sorgono in noi  alcuni interrogativi. Ci chiediamo, infatti: che significato ha l’Immacolata Concezione? Che cosa significa  per noi? L’Immacolata Concezione è una indicazione delle scelte di Dio; è un chiaro avviso che Dio può entrare nell’uomo soltanto quando il cuore è libero da ogni peccato: perché il peccato è egoismo, mentre Dio è amore; il peccato è schiavitù, mentre Dio è libertà; il peccato è tenebra, mentre Dio è luce. Dio si poteva consegnare esclusivamente ad una Madre che fosse Immacolata, cioè senza macchia. Oggi noi siamo innestati in questa storia. Il ricordo di Maria, Immacolata per dono di Dio e per libera risposta, è un invito a purificare l’amore, ad elevarlo, a renderlo profezia dell’amore di Dio”.

Anche Monsignor Romano nella sua profonda quanto bella omelia, partendo dalla liturgia e citando la Sacra Scrittura ha posto al centro della sua meditazione il perché del “privilegio” dato a Maria:

”Perché Dio fa i privilegi? Non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio ma svuotò se stesso assumendo la condizione di servo. Si può coniugare, fa rima con Dio la parola “privilegio”? C’è una frase terribile nella liturgia di oggi, ben inserita, che    probabilmente sfugge all’attenzione ma è tale da far tremare ma anche da darci la chiave per accedere al senso del privilegio dell’Immacolata Concezione e si trova nell’orazione Colletta: hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio e, in previsione della morte di lui, l’hai preservata da ogni macchia di peccato. Lo sentite il tono drammatico di queste parole? Vi rendete conto di com’è bella la Chiesa?... Questi sono i privilegi di Dio, perché altrimenti non sarebbe Dio. …” A questo punto,  Monsignor Romano ha continuato la sua omelia soffermandosi sull’amore di Dio Uno e Trino. “ Com’è Dio? Dio è Colui che esiste donandosi e fino in fondo, il Padre. Dio esiste accettando il dono e restituendosi fino alla fine, il Figlio. Dio è dono in Sé, in maniera personale, Spirito Santo. Dio è dono, il privilegio di Dio è donarsi, consegnarsi totalmente……. Il privilegio di Dio è morire in croce! Il privilegio di Dio è morire per la salvezza ….. Morire da Dio vuol dire morire avendo amato i suoi che erano nel mondo, amandoli sino alla fine . Il privilegio di Dio è dare la vita”.                       

Poi il nostro vescovo  Romano, riferendosi al privilegio concesso a Maria e alla dimensione  stupendamente drammatica della fede, ha aggiunto:

“Maria ha avuto il singolare privilegio di essere preservata dal peccato originale in previsione della morte del Figlio. Perché vi dico queste cose? Perché, avvicinata così, Maria è più cha mai Madre per noi, è più che mai nostra e Dio è più che mai Dio, Dio che si rivela nell’umanità crocifissa del Figlio e della Mater dolorosa che gli sta accanto…Il privilegio della Madre di Dio è di essere riscattata dal peccato originale dal sangue del Figlio ..”

Ed infine, ancora un pensiero e un’esortazione del nostro Vescovo all’insegna della gioia della fede:

“Dio è la comunione trinitaria, Dio è il Padre di Gesù Cristo, Dio è Quello di cui ci possiamo fidare, Dio è Quello che di più e di meglio non poteva fare e che si aspetta da noi, a questo punto, la risposta di Maria: eccomi,….. sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”.

Marina SPINOSA

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