Un pellegrinaggio del tutto particolare

Nel nostro santuario negli otto mesi trascorsi dall’inizio del Giubileo Straordinario dell’Anno Santo della Misericordia abbiamo avuto molte occasioni per vivere momenti belli, particolari, segnati anche da esperienze forti. Abbiamo avuto la possibilità di accogliere diversi pellegrini, che sono giunti soli o con gruppi organizzati in questo sacro luogo scelto come luogo della misericordia e dell’indulgenza. Ogni pellegrinaggio è diverso uno dall’altro, per quanto riguarda i partecipanti, le modalità di svolgimento del programma, il percorso, le celebrazioni. Senz’altro il pellegrinaggio e i pellegrini che sono giunti nel nostro santuario sabato 13 agosto scorso erano davvero particolari e il pellegrinaggio certamente insolito.

Verso le ore 18.00, gli abitanti di Castel Sant’Elia e coloro che passavano nel viale del Santuario hanno avuto modo di vedere spostarsi a cavallo un bel gruppo di uomini, giovani e meno giovani e alcune ragazze, Tanti si sono chiesti chi fossero, soprattutto quando hanno imboccato il viale principale del Santuario. Si trattava di pellegrini provenienti da Sutri, che hanno scelto un assai curioso modo di fare il loro pellegrinaggio alla Madonna “ad Rupes”. Bisogna dire però che quello di quest’anno non è il primo loro pellegrinaggio vissuto con queste modalità

Come hanno raccontano gli stessi protagonisti, l’idea è nata nell’anno del Grande Giubileo del duemila, ed è stata non soltanto un’iniziativa di un gruppo di amanti dei cavalli, ma soprattutto di tanti fedeli provenienti dalla Parrocchia di Sutri e grandi devoti della Madonna e di Sant’Antonio Abate. Costoro hanno deciso di festeggiare così il Grande Giubileo e fare l’esperienza del pellegrinaggio in un modo davvero particolare. L’iniziativa intrapresa nell’anno del Grande Giubileo del duemila continua, pertanto, tutti gli anni. Ormai è diventato un appuntamento fisso, vissuto nel giorno di sabato, che è il giorno dedicato alla Madonna, e quello che precede la Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. Ovviamente quest’anno il pellegrinaggio di questo gruppo di fedeli e devoti della Madonna ha avuto un carattere particolare proprio perché vissuto nell’Anno della Misericordia, nell’Anno del Giubileo Straordinario. Come qualcuno lo ha definito con una nota scherzosa, “dal giubileo al giubileo”.

Il momento più importante di questo pellegrinaggio giubilare è stata la celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Giuseppe, preceduta dal momento dedicato alle confessioni, e poi dal varcare la porta della misericordia. La solenne celebrazione è stata presieduta dal Rettore del Santuario, Padre Piero Burek e animata dall’organista del santuario, il seminarista Paolo. Il Rettore, oltre a tenere una interessante riflessione sulla Parola di Dio offerta dalla liturgia della domenica, ha ringraziato gli organizzatori di questa importante e interessante iniziativa ed ha incoraggiato tutti i presenti a proseguirla e a crescere come numero di partecipanti ogni anno di più. P. Pietro ha messo anche in evidenza un fatto importante, cioè che quello in corso è ormai il secondo anno che assieme ai pellegrini a cavallo, giunge anche un folto gruppo di pellegrini a piedi, che intraprendono lo stesso percorso, partendo ovviamente un po’ prima.

La celebrazione si è conclusa con una benedizione solenne impartita dal celebrante su tutti i presenti, estesa a loro famiglie e in modo particolare agli infermi, e con la preghiera di affidamento a Maria Santissima “ad Rupes”.

Dopo il ricco nutrimento ricevuto alla mensa del cibo spirituale, i pellegrini hanno proseguito il loro incontro sotto la pineta del santuario, per dare anche un po’ di nutrimento al corpo e, come hanno riferito alcuni, anche quello è stato molto ricco.

Non rimane altro che a dire: alla prossima e arrivederci al prossimo anno!

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