PELLEGRINAGGIO a MONTE SANT’ANGELO 2016: diario di bordo

Padre Pietro insieme al gruppo di preghiera “San Michele” e alcuni fedeli del Santuario dal 4 al 6 marzo 2016  hanno  svolto il tradizionale pellegrinaggio al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, al Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo e al Santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano.

I pellegrini si sono ritrovati venerdì 4 marzo a Castel Sant’Elia verso le 13.40 con un grande desiderio di partire, di stare insieme, portando ognuno le proprie richieste di preghiere personali,  di amici e familiari per intercessione di San Pio e di San Michele Arcangelo.  La prima destinazione  è stato Monte Sant’Angelo  e in una sosta durante il viaggio  abbiamo potuto ammirare uno splendido ed inaspettato paesaggio innevato dei monti che costeggiavano l’autostrada, immortalato in scatti meravigliosi da condividere con gli amici sui social, che, increduli, ci domandavano dove fossimo. Il pomeriggio sul pullman è proseguito piacevolmente tra momenti di preghiera intervallati da bellissimi canti, racconti, risate. Quello che colpiva molto era il clima di entusiasmo, gioia  e condivisione che si era subito instaurato fra tutto il gruppo.  Giunti in Puglia  in serata,  siamo passati per San Marco in Lamis in provincia di Foggia, dove le costruzioni costeggiano la strada statale che porta a San Giovanni Rotondo e le luci rendevano la cittadina  ancora più caratteristica. Proseguendo, abbiamo ammirato la splendida veduta notturna del paesaggio che circonda San Giovanni Rotondo, dove spicca,  ancora più imponente, la grande costruzione bianca dell’ospedale  Casa Sollievo della Sofferenza, fortemente voluta da S. Pio e centro di eccellenza medica.  Poco distante, siamo giunti  a Monte Sant’Angelo sul Gargano, località resa famosa dal santuario italiano più importante dedicato a San Michele, costruito nel luogo della prima apparizione dell’Arcangelo sulla “Montagna Sacra”.

Al nostro arrivo nella Casa del Pellegrino adiacente al Santuario  ci viene subito riservata una calorosa accoglienza e  le chiavi delle stanze erano già tutte pronte con i nomi assegnati grazie all’eccellente organizzazione di Padre Pietro.  Fuori il clima era un po’ freddo, ma le camere dell’hotel erano tutte ben riscaldate e dotate di ogni confort necessario.

Abbiamo apprezzato molto anche l’ambiente della grande Sala da pranzo, finemente arredata e abbellita con tanti fiori;  dopo una cena a base di pesce locale, siamo usciti a piedi per una bella passeggiata nel centro storico di Monte Sant’Angelo fino al Belvedere, dove abbiamo potuto ammirare l’eccezionale panorama notturno dall’alto del Gargano.  Il clima era fresco e si respirava un’aria salubre di montagna, molto rigenerante.  Il giorno seguente ci siamo recati a San Giovanni Rotondo  e durante il breve tragitto, dopo momenti di preghiera e di canti, abbiamo  anche potuto vedere un bellissimo paesaggio con una zona di macchia mediterranea non lontana dal mare. Monte Sant’Angelo, infatti , si affaccia sul Golfo di Manfredonia e la sua particolare posizione crea un’atmosfera suggestiva che unisce mare e montagna. Il nostro pullman ci accompagna fino ad un parcheggio di scambio,  poi, abbiamo proseguito a bordo di mini pulmini noleggiati per l’occasione e molto comodi che ci hanno lasciati a pochi metri dall’entrata del Santuario di S. Pio. Al nostro arrivo abbiamo iniziato la Via Crucis, esperienza spirituale indimenticabile, specie in tempo di Quaresima, mentre altri si sono diretti verso la Chiesa contenente le spoglie di San Pio per momenti di preghiera personale e recitare insieme il Santo Rosario.  Al termine della Via Crucis ognuno ha potuto liberamente scegliere cosa fare; c’è chi ha visitato il museo, l’umile cella di San Pio dove sono conservati i suoi effetti personali, mentre altri   hanno preferito dirigersi subito verso le spoglie di San Pio.  Tutti siamo entrati  nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie passando per la Porta Santa, una delle mete più importanti del Giubileo Straordinario della Misericordia, giungendo anche alla Chiesa Antica,  dove è sempre un’emozione vedere l’antico confessionale di S. Pio.

Il fulcro della visita al Santuario è stata l’imponente Chiesa Nuova progettata dall’architetto Renzo Piano dove sono conservate le spoglie del Santo,  in un’urna di vetro nel basamento centrale della Chiesa inferiore.  Entrando si restava abbagliati dall’oro che luccica nelle tesserine dei mosaici sulle pareti e sul soffitto, ottenuto fondendo i tanti ex-voto donati negli anni dai devoti del Santo.  A qualcuno non piaceva tale sfarzo, se paragonato all’umiltà e alla semplicità che hanno sempre contraddistinto Padre Pio, altri invece, hanno apprezzato i mosaici rappresentanti la vita di Gesù, di San Pio e di San Francesco.  Tutti volevano sfilare dietro l’altare per poter vedere da vicino il Santo, soffermandoci tranquillamente a pregare, senza dover affrontare le folle oceaniche di persone che hanno  accompagnato la recente esposizione delle spoglie di San Pio a Roma, in occasione del Giubileo della Misericordia.  Al termine della visita torniamo per il pranzo a Monte Sant’Angelo e nel pomeriggio visitiamo l’antico borgo medievale.  La nostra prima tappa è stata il famoso Santuario di San Michele Arcangelo dove,  nella Grotta,  spiccava la bellissima statua di San Michele collocata sull’altare.  In quel luogo ricco di spiritualità  siamo rimasti molto  in preghiera, accostandoci anche al Sacramento della Riconciliazione.  Nel Santuario Micaelitico abbiamo avuto la grazia di poter oltrepassare la Porta Santa,  che chiudeva l’ingresso della Sacra Grotta  e che rappresentava anche un elemento  di notevole interesse storico ed artistico e ci è stata offerta la possibilità  di visitare il Museo, oggetto di recenti ristrutturazioni. Nel pomeriggio abbiamo visitato il paese di  Monte Sant’Angelo, acquistando prodotti tipici locali e  scattando foto all’imponente Castello.  Al termine della giornata siamo tornati nella Grotta Celeste, dove abbiamo  assistito  alla S. Messa celebrata da P. Pietro insieme a P. Martino, momento particolare ci ha regalato forti emozioni,  in un luogo tanto suggestivo e  ricco di grande spiritualità. Dopo la cena c’è stata  una gioiosa sorpresa e abbiamo brindato insieme per il compleanno di una persona del nostro gruppo.

Domenica  6 marzo,  prima di fare ritorno a casa, alcuni hanno approfittato per fare un’ultima visita al Santuario di San Michele Arcangelo e dedicarsi agli ultimi acquisti di prodotti tipici locali a base di pane fresco, pasta, dolci da portare ai nostri cari, insieme ai tanti  ricordini religiosi.  Abbiamo lasciato Monte Sant’Angelo  con un po’ di malinconia e dopo momenti di preghiera ci siamo diretti  verso l’ultima tappa del nostro pellegrinaggio, Lanciano in Abruzzo,  per visitare il Santuario del Miracolo Eucaristico.  La giornata era soleggiata e abbiamo pranzato in un ristorante molto accogliente, con  due gigantesche palme all’entrata,  gustando specialità culinarie abruzzesi.  Prima di giungere a Lanciano ci siamo fermati a scattare meravigliose foto nel Belvedere di San Vito Chietino, dove in lontananza si vedeva un mare bellissimo. Al nostro arrivo a Lanciano una guida ci ha dettagliatamente spiegato la storia del Santuario dove, nell’ottavo secolo, è avvenuto il primo e più grande miracolo eucaristico della storia della Chiesa Cattolica. Abbiamo assistito  alla proiezione di un interessante video con gli studi scientifici fatti in proposito  e proseguito per una visita agli scavi del Santuario. Grande emozione quando abbiamo potuto pregare davanti all’ostia carne e il sangue miracolosi conservati in un ostensorio d’argento e in un’ampolla di cristallo.  Dopo la celebrazione della Santa Messa da parte di P. Pietro e animata, come sempre, dal nostro coro,  abbiamo avuto anche del tempo libero per una breve visita nel centro della città e passare la Porta Santa della Cattedrale di Lanciano, dopo quella del Santuario del Miracolo Eucaristico.

In serata, siamo giunti a Castel Sant’Elia e ci siamo lasciati fra tanti calorosi saluti, ringraziando tutti P. Pietro per averci ottimamente guidato in questo splendido pellegrinaggio, che ha assunto un valore particolarmente significativo nell’Anno del Giubileo Straordinario  della Misericordia. Il nostro più grande grazie va, però,  al Signore, per averci regalato questa grande esperienza spirituale e fatto ritornare tutti con una fede più rinvigorita, colmi di rinnovata speranza.

P.P.

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