Nei giorni compresi tra il
4 e il 6 aprile, Padre Pietro con il gruppo di preghiera “San Michele” organizza un pellegrinaggio al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, al Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e all’Abbazia di Montecassino. Le iscrizioni iniziano oggi, domenica 23 febbraio 2014. Per le iscrizioni, si prega di rivolgersi a Padre Pietro oppure a Padre Giorgio.Domenica 16 febbraio, di primo mattino p. Pietro Burek, Rettore del nostro Santuario, ha riunito i due gruppi di preghiera da lui diretti: “San Michele Arcangelo” e “Rosa del S.Rosario” per condurli, assieme al seminarista Luca, ad un ritiro spirituale a Subiaco, un paese della provincia di Roma, posto in alto sulla valle del fiume Aniene. E’ questo un luogo molto bello e suggestivo, al punto che lo stesso Nerone fece costruire qui una grande villa.
Il numeroso e festoso gruppo, giunto a Subiaco al Monastero “Sacro Speco” di San Benedetto, è rimasto subito colpito dalla suggestiva bellezza del Santuario, addossato alla parete di roccia ed al quale si accede attraversando una strada in salita, lungo un boschetto di lecci. Giunti all’interno della struttura, i pellegrini e padre Pietro si sono sistemati in una cappella posta di fronte alla “Sacro Speco”, la grotta che per tre anni ospitò il grande Santo. Qui tutti hanno potuto pregare le Lodi mattutine, cui ha fatto seguito una visita guidata dell’intera struttura. I partecipanti hanno avuto modo di venire a conoscenza di molte notizie circa il luogo sacro e la sua storia attraverso le parole di Cecilia, la guida del santuario che, con la sua preparazione, la sua simpatia, disponibilità e professionalità, è riuscita a coinvolgere tutti in un ascolto attento che a tratti diventava preghiera contemplativa. Il “Sacro Speco” è una grotta nella quale san Benedetto, poco più che adolescente, soggiornò per ben tre anni per fare un’esperienza eremitica, terminata un giorno, all’improvviso, quando nei pressi di questo luogo si radunarono alcuni pastori giunti per caso nelle vicinanze. Essi rimasero colpiti dalle parole e dalla bontà che emanava da San Benedetto e decisero di seguirlo nella via di perfezione e di santificazione: nasceva così la vita cenobitica benedettina. Proprio per questo motivo, possiamo considerare il Sacro Speco come la vera culla del monachesimo occidentale. San Benedetto vi rimase 15 anni durante i quali fondò il primo monastero, dedicandolo a san Clemente e poi altri 12 piccoli monasteri, tutti dipendenti da lui e composti da 12 monaci, posti lungo la cosiddetta “Valle Santa”. L’invidia di un confratello lo costrinse infatti a cambiare sede e si diresse a Cassino, dove visse altri 18 anni, fondò la famosa Abbazia di Montecassino nella quale redasse la sua Regola definitiva e dove morì nel 547.
Vedi le foto: Memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes - 11 febbraio 2014 - fotoreportage
Il giorno della Memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, da ormai molti anni al nostro Santuario viene celebrato in maniera solenne. E così anche quest’anno l’11 febbraio numerosi fedeli si sono dati appuntamento presso la piccola Grotta della Madonna di Lourdes per pregare insieme, in processione, il santo Rosario. A guidarlo, il Rettore Padre Pietro Burek, il quale ha proposto delle bellissime meditazioni, una per ogni “mistero” del Rosario. Sotto una lieve pioggia, lungo la via dedicata a SS Santità Giovanni Paolo II si è formata una processione, diretta alla Grotta di Maria Santissima “ad Rupes”, durante la quale sono stati meditati e contemplati i misteri del dolore e cantate varie strofe del canto dedicato alla Madonna di Lourdes. Giunti alla Grotta, al termine della recita del Rosario si è tenuta la santa Messa, anch’essa celebrata da padre Pietro e animata liturgicamente dal seminarista William.
Il Rettore all’inizio della celebrazione Eucaristica ha parlato delle apparizioni della Madonna alla giovane Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle, a Lourdes, ricordando che durante una di esse la Madonna si rivelò alla giovinetta come l’Immacolata Concezione, a cinque anni dalla promulgazione del dogma dell’Immacolata Concezione. Padre Pietro ha tenuto a sottolineare che l’11 febbraio è anche una ricorrenza molto importante: quella della Giornata del malato, istituita 22 anni fa dal beato papa Giovanni Paolo II. A tal proposito p. Pietro ha citato il messaggio di Papa Francesco in occasione della XXII Giornata mondiale del Malato: ”mi rivolgo in modo particolare alle persone ammalate e a tutti coloro che prestano loro assistenza e cura. La Chiesa riconosce in voi, cari ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente. E’ così: accanto, anzi, dentro la nostra sofferenza c’è quella di Gesù, che ne porta insieme a noi il peso e ne rivela il senso………….. Affido questa XXII Giornata Mondiale del Malato all’intercessione di Maria, affinché aiuti le persone ammalate a vivere la propria sofferenza in comunione con Gesù Cristo, e sostenga coloro che se ne prendono cura. A tutti, malati, operatori sanitari e volontari, imparto di cuore la Benedizione Apostolica.
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